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venerdì 8 febbraio 2008

Rimprovero

Frank C. Benevento
“Ho visto almeno per due volte che tu non dai risposta a chi scrive in un modo che non ti piace. Lo trovo scorretto e arrogante. Ognuno scrive come vuole. Perchè questa censura?..”

Egregio Sig. Frank,
nella Sua lettera dice anche che io non avrò il coraggio di pubblicare. Il ricattino è vecchio come il mondo. La pubblico invece perchè è utile che la vedano altri giovani che magari stanno cercando lavoro. Mi dà dell'arrogante perchè non ho risposto forse ad un paio di lettere che erano state scritte in modo non corretto.
Veniamo al fatto: questo blog è nato per dare aiuto ai giovani. E' compito quindi del blog aiutarli per far si che possano inserirsi nel mondo del lavoro, con più facilità oppure, risolvere qualche problema che possano incontrare od aver incontrato nell'inserimento.
Il mondo del lavoro, che piaccia o no, è ancora un mondo serio. Se lo si approccia; se si vuole farne parte, occorre accettarne le regole. Le regole sono, di fatto, il buon senso.
Io non posso pensare di rendermi interessante per offrirmi al lavoro, presentandomi nel modo sbagliato e, ad esempio, se scrivo a qualcuno lo devo fare nel linguaggio corretto e standard, in uso normalmente in quella specifica situazione.
Devo essere intelligente (non ci vuole molto) per capire che se uso un linguaggio, come devo aver già detto, da discoteca, e.mail, messaggini o altro, per scrivere un curriculum o una lettera inerente il lavoro, certamente non sarò mai preso in considerazione.
Vede egregio Signor Frank, il comportamento dev'essere sempre adeguato alla situazione. E' una norma basilare. Quando un avvocato va allo stadio, può andarci con tanto di sciarpa e cartellone inneggiante la squadra: può sbraitare fin che vuole. Nessuno troverà nulla da ridire perchè il suo comportamento è adeguato al luogo. Quando poi torna alla normale vita, certamente avrà un comportamento differente. Lo vedrebbe Lei, in aula per una causa, con sciarpa, cartellone, facente una ola?
Questo è ciò che io, arrogantemente cerco di far capire.
Secondo Lei, è più arrogante rifiutarsi di leggere una lettera scritta praticamente tutta in codice (lettera che io non ho chiesto ma mi è stata inviata) od è più arrogante scriverla ed inviarla pretendendo che sia chi la riceve ad accettare quel linguaggio? Devo essere io a farmi venire il mal di testa o dev'essere chi scrive a comprendere che deve farlo in modo chiaro?
Saluti a Lei.