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mercoledì 27 febbraio 2008

Parlare ad un gruppo

Teresa P. Bologna
“.....Quindi, Lei capisce la mia angoscia quando devo tenere un meeting. Preferirei andare a vendere 100 volte piuttosto che parlare in pubblico....”

Gentilissima Signora Teresa,
capisco le Sue paure perchè sono quelle di molti altri ma non comprendo il terrore. Il guaio è che tutti noi siamo troppo presi dal voler imitare ciò che vediamo sugli schermi. E' proprio così. I nostri punti di riferimento oggi sono dati da personaggi che recitano o che, intervistati, rispondo senza alcun problema con una scioltezza che sorprende. Occorre però pensare che un attore studia una parte, la studia per bene eppure quando recita si sbaglia anche decine di volte. Noi non vediamo (se non in certi programmi) le papere che fanno, ma le fanno eccome. E le risposte in studio durante un'intervista a domande che paiono improvvisate, in realtà sono state ben concordate in precedenza in modo che l'attore s'è potuto preparare. Il Suo problema è che probabilmente Lei pensa più a voler a tutti i costi far bella figura (proprio come un attore che recita) e questo pensare, durante la presentazione stessa, Le impedisce di riflettere bene su quanto dice. Ecco allora, le indecisioni, i dubbi, le gaffe, gli errori, la mancanza di parola e altro. Se invece Lei pensasse solo a comunicare bene quanto ha in testa in modo che chi ascolta possa comprendere, tutto andrebbe meglio. Ricordi che è importante esprimere il concetto. In quanto alle parole usate....poco importa se chi ascolta capisce. Solitamente chi parla avendo paura di farlo ha un solo pensiero. Il giudizio del pubblico. Ci si preoccupa essenzialmente di “cosa penserà il pubblico di me” e quindi non si è mai spontanei. Si pensa a far bella figura. Ci si domanda sempre, mentalmente “sarò stato bravo. Sarò piaciuto?” Invece dovremmo chiederci “sarò riuscito a passare ciò che volevo dire?”
Lasci perdere le pose e le raffinatezze. Si prepari bene, scrivendo e leggendo i punti essenziali (quante volte ho già risposto a questi problemi) eppoi, semplicemente li presenti tenendo a mente l'obiettivo: far comprendere a chi ascolta ciò che vogliamo dire. Stop.