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lunedì 18 febbraio 2008

Cosa e come scegliere

nome scritto ma non pubblicato (loc. n.c.)
Mi chiamo M. Sto per terminare il terzo anno di Scienze dellacomunicazione. Non sono pentita del percorso che ho scelto, ma adesso che miappresto a decidere in cosa specializzarmi sono un po' confusa. Il mioproblema fondamentale è che, a differenza di altri miei compagni, non sonofissata su una professione in particolare. Quello che cerco da un lavoro nonè il puro riscontro materiale, ho bisogno di sentirmi utile ed inserita inun sistema complesso di relazioni. Sono ossessionata dal confronto conculture diverse dalla mia e non esito a mettermi in dubbio. Non mi spaventapercorrere grandi distanze per lavoro, ma allo stesso tempo non vogliorinnegare le mie origini. ll mio lavoro ideale deve comprendere questeparole chiave: confronto, rispetto, entusiasmo. Il mio rapporto con ildenaro è assai conflittuale, nel senso che mi rendo conto della sua utilità,ma non voglio che diventi la mia ragione di vita. Per questo motivo spessotendo a non prendere in cosiderazione tutte le carriere (anche quelle checonsidero affascinanti) che offrono grandi opportunità di guadagno. Ho pauradi diventare schiava di un meccanismo di accumulazione continua. Ho unestremo bisogno di circondarmi di persone che mi stimolino intellettualmentee non voglio chiudermi al mondo solo per paura di venire aggirata e derubatadelle mie "ricchezze". A questo punto il consiglio che vi chiedo è: comescegliere una specializzazione mirata con tutti questi dubbi? C'è un modoper aggirare il problema o per fare un po' di chiarezza? Ovviamente quelloche vi chiedo non è di indicarmi "cosa" fare, ma "come" decidere cosa èmeglio per me. Spero di essere stata abbastanza chiara e di aver messo afuoco il problema.

Mia cara M,
diverse volte, in passato, ho detto che una laurea oggi va vista essenzialmente come bagaglio culturale della persona e non come viatico per uno sbocco sicuro nel mondo del lavoro. Sono sempre di più le persone che, con una laurea in tasca, finiscono per svolgere attività totalmente differenti da cio che avrebbero voluto.
Scienze della comunicazione poi, è davvero molto inflazionata. Oggi non sento altro...
Auguro ai Tuoi compagni, fissati su una professione particolare, di poterla davvero svolgere ma, spesso, chi guarda in una sola direzione può davvero trovarsi in cocenti delusioni. Occorre essere aperti a mille possibilità, anche le meno gradite, proprozionalmente a ciò per cui ci si è preparati. In caso contrario, è davvero difficile.
Tu, che non sei fissata su una carriera particolare, potresti essere davvero mentalmente libera se Ti togliessi gli estremismi di dosso. Togliti le “ossessioni” la “paura di dover rinnegare le origini” la “conflittualità col danaro” la “paura di divenire schiava dell'accumulazione” e altro. Libera la mente da concetti (ostacoli) che Ti stai creando solo per difesa ed allora, qualunque cosa Ti ritroverai a fare, sarà comunque qualcosa che avrai scelto, che Ti piacerà o che intelligentemente riuscirai a farTi piacere trovando in essa, sempre la parte buona. La libertà mentale è un dono prezioso. Tu, paradossalmente la vuoi tanto, che la freni.
Dici di non tendere a prendere in considerazione anche quelle carriere che comunque consideri affascinanti.
Io direi: prendile in considerazione, contrariamente a quanto scrivi, anche se non offrono grandi opportunità di guadagni. Trovarsi a vivere svolgendo l'attività che più affascina ed interessa, indipendentemente dal guadagno, è la cosa più bella che possa esserci. Non trovi? E' la vera totale libertà.
Mi piacerebbe parlare ancora, ma dobbiamo arrivare alla Tua richiesta:
“come scegliere una specializzazione”. Dopo quanto hai scritto e quanto Ti ho detto all'inizio, non dovresTi farTi problemi su come fare.
Pensa sempre che quanto studierai Ti rimarrà per tutta la vita come bagaglio di conoscenze, indipendentemente da ciò che Ti riserverà il mondo. Pensa che Tu puoi davvero essere mentalmente libera; perchè non Ti fai troppi problemi di danaro; hai già ben chiaro i contenuti del Tuo futuro lavoro “ confronto, rispetto ed entusiasmo” ed andrai alla ricerca di qualcosa che sia stimolante.
E poiché, se ci pensi, capirai d'aver senz'altro una seppur minima preferenza per una specializzazione non devi farTi un problema di scelta. Scegli quella che in questo momento (o nel momento che vorrai) sentirai più adatta a Te; più tagliata addosso.. Scegli d'impulso. Sarà la scelta migliore.Per come sei pronta ad agire, nella ricerca dei contenuti di un lavoro,e poiché i valori di ciò che cerchi son già chiari nella Tua mente e lì restano, assume poca importanza la scelta della specializzazione perchè Tu Ti troverai ad agire secondo quei valori, qualunque sia il lavoro che andrai a svolgere e, probabilmente, ne svolgerai uno che poco o nulla avrà a che fare con quanto studiato, se in questo vedrai i famosi punti che sono fissi in Te.