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domenica 2 marzo 2008

Problemi sindacali

G. (loc. n.c.)
“ Da un certo periodo a questa parte, ho avuto necessità di richiedereripetuti permessi di 4 ore o, nei casi più rari, di 1 giornata intera.Le mie assenze sono state notate dal titolare, il quale mi haripetutamente inviato nel proprio ufficio, dove mi ha espressamentechiesto di motivare le mie assenze.Io ho gentilmente ribattuto che non mi sentivo di dovere esplicitarealla proprietà i motivi, in quanto miei intimi e personali.Il datore di lavoro si è accanito su questo fatto; mi controlla avista e, ultimo sgradevole episodio, non ha autorizzato il mioDirettore Commerciale nè la direzione generale a firmare il documentodi richiesta relativo al mio ultimo permesso.Sono stato perciò costretto a rivolgermi al titolare stesso, il qualemi aspettava al varco per vessarmi ulteriormente.Fatto salvo i motivi per cui io necessiti di tali permessi, come possotutelarmi ed evitare in futuro queste spiacevolezze, quando ne ladirezione commerciale (mio diretto responsabile), ne tanto meno ladirezione generale mi tutelano, se non riferendosi unicamente alladisciplina riportata sul CCNL Metalmeccanici ?”

Egregio G.,
il problema che Lei ci presenta non è, come altre volte già scritto, di nostra competenza per cui tendiamo a non dare risposte ufficiali per non creare ulteriori problemi a chi le chiede.
Possiamo solo fare una riflessione, fidandoci del buon senso.
Lei non dice se i permessi che chiede sono da ritenersi retribuiti o meno. Se lo fossero, ci vien da dire che la Proprietà può averne da ridire, forse giustamente. Se invece i permessi richiesti sono NON retribuiti, crediamo Lei possa chiederli senza problemi (salvo un limite da non superare, credo).Tuttavia, qualunque sindacato o patronato, come altre volte detto, può dare risposte certe, in relazione al contratto di lavoro, senza alcun vincolo da parte del richiedente.
Se ben ricordo però c'è la possibilità di assentarsi chiedendo anticipi ferie; cosa che taglierebbe la testa al toro.
Inoltre può trovare chiarimenti anche sul contratto stesso di lavoro che, nella logica e negli accordi aziendali, dovrebbe esserLe addirittura stato consegnato dall'Ufficio del Personale quando è stato assunto o in occasione di ogni rinnovo di contratto (se anche queste regole non sono cambiate, ma non credo).
Mi rendo conto che per il Direttore Commerciale e la Direzione Generale prendere le Sue difese sia un po' difficile (tengono famiglia anche loro) ma potrebbero non farlo anche per il solo fatto che queste questioni sono sempre molto delicate e la ragione di una o dell'altra parte è sempre appesa ad un filo.
Se ad esempio Lei fosse impiegato in un settore per cui la Sua presenza è prioritaria, può darsi che le continue assenze creino difficoltà. In questo caso, la Direzione può cercare, per il bene dell'azienda, di limitare queste uscite. Se poi Lei fosse una pedina troppo interessante, potrebbe nascere il dubbio che Lei stia cercando un altro lavoro e quindi, ancor peggio.
Personalmente agirei alla luce del sole, infatti Lei sta dimostrando che volendo tacere sulle motivazioni, si sta creando un problema. Se la Proprietà iniziasse a pensare che non può fidarsi di Lei, ne andrebbe del Suo futuro in azienda, qualora Lei pensasse di sviluppare la Sua carriera, dov'è. Rifletta.
Allora: se la motivazione delle richieste è personale, nel senso che riguarda la Sua persona o la famiglia, dire le cose come sono, non Le porterebbe alcun problema. Se Lei stesse cercando un altro lavoro; dirlo, spiegando le motivazioni per cui lo fa, potrebbe portare l'azienda a valutare come tenersi il Suo contributo lavorativo e magari scapparci un aumento. Se invece ci sono problemi all'interno dell'organizzazione, perchè non chiarirli?
Penso che i dubbi ed i tarli creino situazioni difficili da gestire nel tempo. Poiché addirittura il titolare si interessa di questo Suo caso, vuol dire che vi è un comportamento paternalistico in questa persona. Tendenzialmente questi soggetti amano conoscere tutto dei dipendenti, non per curiosità ma proprio perchè sentono quasi come un loro dovere essere presenti nelle situazioni private dei dipendenti, dando spesso aiuto o una mano; perchè è in questo modo che si sentono utili.
Sicuro che vuole negargli questa soddisfazione che forse a Lei non costa molto ma che potrebbe sviluppare un rapporto diverso con il titolare?
In bocca al lupo.