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martedì 18 marzo 2008

Formazione

Angelo B. Milano
“.......io e i miei colleghi abbiamo chiesto al nostro capo, che è poi il padrone della azienda in cui lavoriamo, di farci partecipare a qualche corso. Ci ha risposto che ci avrebbe pensato poi un giorno è arrivato in azienda tutto contento, con uno scatolone di libri. Li ha messi sul tavolo e, in pratica, ci ha detto che era andato a comperarli apposta per noi e che con quei libri avremmo imparato.......!

La Tua lettera, caro Angelo, è uno spasso. Anche in quello che dici e che non riporto perchè non vorrei che in qualche modo la situazione fosse identificabile, c'è davvero un sottile umorismo, tanto sottile che alla fine, ripensandoci, dovremmo piangere.
Il comportamento del Tuo Capo è, l'ho già spesse volte ripetuto, abbastanza generalizzato. C'è da dire che, contrariamente ad altri, lui ha però un bel po' di fantasia. Altri non avrebbero detto o fatto nulla. Lui, creativamente, ha pensato di risolvere il Vostro problema acquistando testi. Beh, almeno ha fatto qualcosa! Il guaio è che non servono e non Vi serviranno, purtroppo.
Se fosse così semplice imparare leggendo un testo, non avremmo bisogno di andare a scuola; di studiare quasi vent'anni della nostra vita. Non avremmo bisogno di maestre, professori, esperti o quant'altro. Basterebbe mettersi comodi in poltrona ed il sapere entrerebbe in noi, magari tra un programma televisivo ed un altro.
Un libro è utile come punto di riflessione se già si è a conoscenza. Imparare, invece, è un'altra cosa.
Per farlo è necessario l'incontro, lo scontro, il passaggio di idee, di informazioni, di esperienze. Sono necessari gli approfondimenti, le discussioni, gli esempi. Tutte cose che formano lentamente e cambiano, se necessario le nostre errate convinzioni.
Che dirTi Angelo? Posso suggerirTi di far leggere questa lettera al Tuo Capo. In fondo, ha avuto fantasia, è creativo, ha cercato di aiutarVi a modo suo...anche se risparmiando. Credo che leggere questa lettera gli possa far capire che, senza saperlo, si trova ad avere dei collaboratori che spesso non tutti hanno e a cui lui debba forse un maggior aiuto.
Ciao