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domenica 16 dicembre 2007

Vendita

Anna F. Sesto Fiorentino
“Vorrei tanto svolgere il lavoro per cui ho studiato ma vedo davvero un’impossibilità, almeno al momento. Così i miei studi e la laurea in Farmacia mi portano sono a ricevere offerte per divenire venditrice. Premesso che non credo d’esserne portata, l’occasione più importante, anche in termini finanziari, mi viene da un’azienda che opera nel settore dei contenitori metallici. Se devo dire la verità, non ne capisco nulla, ma c’è qualcosa che mi attira in quanto mi è stato detto durante ben tra colloqui che ho fatto con loro. Qualcuno ritiene, dopo avermi parlato, che io posso davvero essere la persona giusta. Io sento quindi lo stimolo di mettermi alla prova per vedere se davvero è così. Ma ho bisogno di un aiuto.....”

Cara Dottoressa Anna,
la Sua lettera è tra quelle che ultimamente mi hanno maggiormente colpito e cercherò di dirLe i motivi.
Dunque: laureata in Farmacia, non trova il posto per cui ha studiato. Cerca in giro e, non so come, arriva a quest’azienda che produce imballaggi metallici (per meglio chiarire, scatole e scatolette per alimenti e altro).
Inizialmente la cosa non interessa poi, dopo tre colloqui ed un’offerta che, mi pare di capire, interessante, non sa che fare. Io devo risponderLe solo analizzando il Suo scritto e da quanto Lei dice, comprendere (o cercare) se c’è motivazione e cosa può portare.
Vediamo il settore: packaging (o imballaggi). Settore fortemente maschile nell’immaginario. Se io fossi un buyer di un’azienda cliente penserei che un’azienda di packaging avesse venditori uomoni. Quindi, prima sorpresa. Se io fossi l’azienda di packaging cercherei di inserie una venditrice donna. Perché? Perché romperei le abitudini; attirerei maggior attenzione, darei quel tocco di gentilezza che serve e molto altro. Non dimentichiamoci inoltre che, poiché il mondo del lavoro è fortemente maschile, trovarsi davanti una donna,in fase di trattativa, è disarmante nel senso che fa abbassare le difese e quindi il cliente può essere più attaccabile. Inoltre noi uomini siamo sempre tutti un po’ galanti e....come si fa a dire di no ad un’offerta presentata da una venditrice ? Questo dunque va a favore all’azienda che lo ha compreso.
E se ci pensa bene, questo può andare molto anche a Suo favore. Una donna in un ambiente di maschietti (che sembra abbiano capito l’antifona) ha probabilità di successo superiori a quanto non si pensi.
L’offerta non l’ha interessata ma ha avuto tre colloqui. L’azienda Le offre qualcosa di sostanzioso perché deve aver compreso che Lei può essere la persona giusta. E, detto tra noi, in tre colloqui, la Sua muraglia ha iniziato a cedere. Si è sentita, per così dire, corteggiata. A questo punto non sa se mettersi alla prova o no. Potrei solo farLe una domanda che vale per tutti coloro che leggono e che possono trovarsi nella Sua situazione: ha una reale alternativa altrettanto valida? La scelta è tra questa mansione, oltretutto bellissima, ed il rimanere a spasso. Quale preferisce? Io non raccomando mai di iniziare un lavoro ...tanto per fare e non lo farò nemmeno questa volta. Dico solo di iniziarlo col piede giusto e con il giusto stimolo. Nel mondo del lavoro prima o poi bisogna entrarci, e questa non mi sembra un’occasione da perdere, anche in termini di possibilità future.
Non sa se sarà all’altezza? Posso dirLe questo: Se ha dubbi; se si sente timida; se ritiene di non avere la faccia tosta di andare da clienti; se pensa di non saper parlare o di sentirsi imbarazzata nel convincere qualcuno, ecco, se pensa tutto questo, inizi subito questo lavoro. E’ il Suo. Non esiste ottimo venditore che non abbia iniziato con queste premesse. Paradossalmente, alla fine, questi sono i migliori.
I Suoi studi Le hanno dato un’ottima preparazione personale. Lei però deve anche sapere che, semmai avesse fatto o facesse la Farmacista, in realtà si troverebbe dietro ad un banco, come una commessa, a parlare con persone, offrendo o vendendo qualcosa.
L’importante, Le raccomando, è che Lei chieda, qualora dovesse decidere per un sì, un ottimo training per avere le massime informazioni su tutto. La differenza tra un buon venditore ed uno meno buono è data anche dalla gestione delle informazioni e dalla preparazione che dimostra col cliente. La conoscenza del prodotto che si offre è ciò che da sicurezza.
In bocca al lupo