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lunedì 10 dicembre 2007

Cosa posso fare?

Claudio A. Milano

Egregio Dottore,
un amico mi ha parlato del Vs. sito. Ho dato un’occhiata e mi complimento per l’iniziativa. Finalmente qualcuno che ha fiducia e crede nei giovani. Il mio amico si è già rivolto a Lei ed ha risolto un suo problema.
Posso ora dirLe il mio ? Spero che sappia darmi una mano.
Sono laureato. Dopo un periodo di stage ed alcune deprimenti prove, sono stato assunto nel settore vendite di .................. Lei conoscerà senz’altro questa multinazionale. Ebbene, all’atto dell’assunzione, mi hanno fatto vedere grandi possibilità di carriera, periodi formativi, e chi più ne ha più ne metta.
La realtà, a distanza di otto mesi e tutta diversa. Non si parla di formazione, che è la cosa che più mi interessa non avendo esperienza, di piani di sviluppo e carriera meglio non parlarne visto i pochi mesi che sta qui.
Sento però che anche i miei colleghi che sono in azienda da molto più tempo, lamentano le stesse cose.
Mi do da fare, cerco di trovare da solo le soluzioni ai problemi ma a volte capisco che se avessi un aiuto, potrei dare molto di più. Il mio superiore che è piuttosto anziano, non mi sembra sinceramente molto attento al nostro lavoro. Penso si stia accontentando e, quando viene spremuto, sbraita con noi per stimolarci.
Mi rendo conto sia difficile far qualcosa soprattutto per chi è fresco d’assunzione ma, proseguendo così, probabilmente finirei per demotivarmi. Cosa posso fare?

Caro Claudio,
la situazione in cui si trova è la fotocopia di centinaia di situazioni simili. Conosco molto bene la società in cui opera e non mi meraviglio di quanto Le sta accadendo. Quando le organizzazioni sono così ampie, è davvero difficile far si che la gestione sia attenta come tutti vorrebbero.
Lei sta facendo i suoi primi passi, perché otto mesi sono davvero pochi. Tuttavia inizia già a comprendere che qualcosa non va e che si potrebbe far di più.
Il fatto di sentire la necessità di formazione che viene sempre promessa e spesso non sempre mantenuta, è significativo. Non si sta sedendo ad aspettare gli eventi ma vorrebbe andar loro incontro.
Il Capo che non capisce e che non vi segue molto perché magari è prossimo alla pensione; le strigliate “da capo di un tempo” quando lui stesso viene strigliato.... son tutte situazioni classiche.
Come uscirne?
Credo Lei debba agire in questo modo:
si faccia un piano di percorso e si dia degli obiettivi che non necessiariamente devono riguardare l’attuale azienda.
Si dia un tempo entro il quale vuole raggiungere questi obiettivi. E, Le raccomando, se li dia importanti, difficili.
Si faccia poi dei piani intermedi. Le faccio un esempio: entro 7 anni, voglio essere Direttore Vendite (se questo è il settore in cui vuole rimanere). Bene, per arrivare lì, dovrà darsi obiettivi intermedi (tra due anni di vendita sul campo, voglio divenire “senior” oppure capo zona)
Tra cinque anni voglio arrivare a Responsabile vendite di area ecc...ecc...
Poi, semplicemente agisca di conseguenza. Solo con un obiettivo davanti ce la potrà fare. Se vedrà che nella sua azienda questo percorso non è fattibile, cerchi altrove, ma non dimentichi il suo obiettivo.
Oggi può solo cercare di “rubare” a chi ne sa più di lei. Chieda consigli a tutti, pareri al Suo Capo, facendogli capire che vuole organizzarsi per dare il meglio. Se ha dei target, come credo, non li veda come obiettivo, ma come un punto da raggiungere per poi superare. Un venditore che raggiunge sempre il 100% del target forse si impegna meno di chi fa il 130% e successivamente l’80%.
Se l’azienda in questo momento non Le da possibilità di formazione, nulla può fare se non richiederla. Ma spesso la formazione nelle aziende viene fatta per altri motivi e quasi sempre senza risultato, perché vi sono troppe pressioni che nulla hanno a che vedere con le problematiche che dovrebbero essere discusse. Se nel Suo gruppo ha qualche collega che apprezza, chieda chiarimenti a lui. Poi, da quello che Le viene detto, estrapoli le cose positive adatte a Lei.
Mi scriva ancora se vuole. Le raccomando intanto di non dimenticare gli obiettivi. Se li dia e li segua, costi quel che costi.
In bocca al lupo