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domenica 16 dicembre 2007

Motivazione

Sante A. Milano
“.......Dal 2008 l’azienda ci darà delle speciali cartelle per analizzare e giudicare l’operato dei componenti il team. In pratica delle vere e proprie valutazioni su come ognuno agira, collaborerà e darà risultati. Ho letto queste cartelle e sono senza parole. Va analizzato proprio tutto anche perché da quanto scriverò e dai risultati, dipenderà anche l’eventuale premio di ognuno. E’ un compito difficile a cui forse non siamo preparati.....”

Gentilissimo Dottor Sante,
sto sorridendo. Mi vien da dire che se non siete preparati, preparateVi. Lei opera in una multinazionale e queste sono tematiche all’ordine del giorno nelle grandi Case. Per Lei è un compito difficile ed io, pensi, gliene do uno ancora più difficile, che non Le è stato dato ma che La prego di attuare: prenda quelle cartelle, raduni i Suoi uomini e le veda prima con loro. Dica esattamente cosa si aspetta l’azienda che Lei faccia e cosa dovrà fare. Le legga con loro e dia la motivazione sul perché vanno fatte.
Le dico questo perchè non mi è mai piaciuto, in carriera, agire di nascosto e valutare di nascosto. Anch’io ho fatto quello che viene chiesto a Lei e l’ho fatto con estrema serenità. Ho seguito questa tecnica.
Prima si presentano loro le schede, vanno lette assieme in modo che ognuno inizi a capire di far parte di un gruppo che, come tutti, ha dei diritti ma anche dei doveri. Un gruppo che dev’esser valutato per quello che fa. E poiché il gruppo è formato da singoli elementi, il buon andamento del gruppo è dato dal buon andamento dei singoli. Successivamente, in un colloquio personale con ognuno, devono essere dati degli obiettivi scritti, personali, da raggiungere (ogni Capo deve ben conoscere pregi e difetti dei collaboratori) dicendo che la persona sarà giudicata sul loro raggiugimento. Si dovrà dir loro che ogni due mesi si verificherà l’andamento; gli eventuali passi in avanti o le correzioni ulteriori nel caso, di passi, non ce ne fossero. Il collaboratore dovrà sempre aver chiaro l’obiettivo per cui corre e le motivazioni. (Su questo dovremmo parlare molto ma sinceramente non lo posso fare qui ma solo in un’aula).
Alla fine dell’anno, ogni persona non potrà cader giù dalla pianta qualora venisse detto che il collega è stato trovato meritevole e lui no. Infatti, ad ogni incontro, dopo aver discusso l’andamento, sia il Capo sia il collaboratore, dovranno firmare una breve nota di andamento per concordare sul giudizio, Questa nota va firmata dal collaboratore anche se non è d’accordo. Sarà sufficiente che sia fatto per presa visione, dicendo che non si è concordi col giudizio dato. (Vedrà comunque che sarà molto difficile, se Lei sarà onesto, che qualcuno non concordi un giudizio, anche se parzialmente negativo).
Dietro a queste valutazioni ci sono molte motivazioni. “Dare uno stimolo a migliorarsi sapendo che si è giudicati; non essere colpevoli di un mancato premio al gruppo per propria colpa; stimolare la volontà di essere comunque primi degli altri e molto ancora”.
Sappia inoltre che l’uomo ha necessità di sentirsi valutato in ciò che fa. Da soli non riusciamo mai ad essre obiettivi. Sapere come valuta o vede il Capo è importante per ogni collaboratore.
Quindi, non abbia alcun timore, a meno che Lei non sia di quelli che dice una cosa buona al collaboratore ed un’altra diversa al Boss. Poiché non voglio crederlo, Le dico di non avere alcuna titubanza. Anzi, tutto questo esercizio, La metterà nella condizione di vedere i Suoi dipendenti con un occhio critico ma più equo. Alla fine, mi creda, arriverà anche a costruire un gruppo più solido dove, chi magari non è completamente d’accordo con Lei, La rispetterà per la correttezza avuta nel dirlo francamente.