Ricerca personalizzata

mercoledì 12 dicembre 2007

Bello essere laureati

Anna L. M. Brescia
Bello essere laureati e pensare che dal giorno dopo si possa far valere la laurea e gli anni di studi per trovare il lavoro che si desidera..... Per me, ad oggi, non è stato così. Invio curricula a tutte le aziende ma la risposta è sempre interlocutoria, se nonaddirittura assolutamente nulla. Posso sapere dove sbaglio?


Cara Anna,
non vedo il Suo curriculum e quindi non posso dire se è compilato nel modo corretto o meno. Approfitto quindi per dare una risposta generica che valga anche per altri. Nel caso per lei sia diverso, mi riscriva.
Dunque, vediamo.
Primo errore tipico dei giovani in cerca di lavoro: inviare curricula a raffica a tutti, indipendentemente dall’azienda, dal settore, dall’area... e soprattutto dalla richiesta.
Se nessuno a chiesto un curriculum, è inutile inviarlo. Quasi certamente non viene neppure letto; sicuramente viene cestinato. Nessun ufficio perde tempo a leggere curricula se non c’è espresso bisogno o se non c’è in corso una ricerca del personale.
Quindi, spedendoli, si perde solo tempo.
Secondo errore: spedire ad ogni azienda, indipendentemte da ciò che fa. Si vedono curricula inviati a casaccio. Ci si offre semplicemente, senza che vi sia richiesta, ad un’azienda di alimentari; una società di consulenza, un grosso negozio di ferramenta, un distributore di olio combustibile. No, non si fa. Si butta via tempo, denaro e ci si illude.
Terzo errore. Il curriculum ha delle regole ben precise a cui nessun giovane, malgrado più volte sia stato detto, si attiene. Vediamole ancora.
Il curriculum deve possibilmente stare in una pagina dattiloscritta. Essa deve contenere
i dati di chi scrive
le posizioni eventualmente occupate nell’ambito del lavoro precedente, iniziando dall’ultima ed andando a ritroso. Non si deve scrivere un romanzo. Ogni posizione va descritta in due righe. Aumentiamole un poco se vi è da dare spazio a mansioni e responsabilità che vanno chiarite.
se non v’è alcun lavoro precedente, vanno date indicazioni relativamente agli studi fatti e ad eventuali master o altro.
solo dopo queste informazioni, è possibile scrivere eventuali hobby se questi sono, per qualche motivo, attinenti alla posizione o al lavoro offerto. Inutile scrivere che piace viaggiare o leggere o andare al cinema. Tutte cose che possono essere dette direttamente in fase di colloquio, se richieste.
Tutto qua.
Il curriculum va allegato ad una lettera di presentazione dello stesso che fa riferimento all’inserizione o alla richiesta dell’azienda. In pratica due sole paginette sono più che sufficienti.
Quarto errore
Rispondere ad un’inserzione con cui si cercano operai specializzati, inviando un curriculum generico che nulla ha a che fare con quella mansione.
Quinto errore
Rispondere sempre all’inserzione di cui sopra dicendo che pur essendo lauretati in fisica, può andar bene anche la mansione di operaio. Nessuna azienda vi chiamerà perché è ovvio che un laureato in fisica si adatta a fare l’operaio solo e sino a quando non troverà di meglio; quindi l’azienda avrà più avanti lo stesso problema. (Eventualmente, se proprio vi va di fare l’operaio specializzato, dovete tacere sulla vostra laurea).
Sesto errore
Rispondere con uno scritto al computer quando viene richiesto una risposta “a mano”. La richiesta ha un preciso significato. La calligrafia verrà analizzata da uno psicologo o comunque verrà passata alla lente. Dalla calligrafia si capisce molto della persona. I giovani di oggi hanno purtroppo una pessima calligrafia. Uno stesso scritto, compilato da una persona matura, è totalmente differente proprio per la cultura della scrittura che un tempo c’era nell’insegnamento. Non commettete però l’errore di farvi scrivere da un amico o da un parente la lettera perché, al primo colloquio, la cosa sarebbe smascherata e tutto finirebbe lì, senza appello. (Piuttosto, fatevi un corso di grafia)
Se non sapete come scrivere una lettera a mano, sappiate che distanze dai bordi e tra riga e riga, devono essere identiche a quelle scritte a macchina. Quindi, niente lettere scritte sino all’estremo del foglio; niente scritture con righe che scendono man mano che si avanza; niente correzioni...insomma, pensate sempre che quel foglio vi rappresenta e deve dire chi siete e come siete.
Settimo errore
Non potete immaginare quanti curricula vengono inviati in fotocopia, con l’aggiunta di volta in volta dell’azienda a cui si manda. Terribile. Lo si nota subito e si intuisce che chi scrive sta inviando a tutti, indipendentemente dalla richiesta. Dirò di più. Molti, davvero molti sono anche i curricula inviati, addirittura intestati contemporaneamente a diverse aziende.
Ottavo errore
Parlare della situazione famigliare bisognosa oppure dire che il padre è il famoso tal dei tali. Tutte cose che nulla hanno a che vedere col lavoro e quindi faranno segnare subito qualche punto in negativo sulla vostra lettera.
Ce ne sarebbero ancora, ma questi bastano.
Quindi, cara Anna, mi chiedi dov’è l’errore? E tu dove lo fai? Scrivi a tutti senza aver avuto richiesta ? Lo compili nel modo errato? Lo mandi in fotocopia ? Lo intesti a tutti ? Leggi quanto ho scritto e poi sappiami dire.