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mercoledì 25 giugno 2008

Psicologia e lavoro

Mauro N. (loc. n.c.)
“L'azienda per cui opero mi ha fatto partecipare ad un corso che comprendeva anche alcuni coinvolgimenti in situazioni che nulla avevano apparentemente a che fare col lavoro ma che alla fine si sono rivelati, a detta del coordinatore, estremamente utili per capire i nostri comportamenti. Io non credo però totalmente alla loro utilità perchè le situazioni non sono reali e nessuno può dire come ci si sarebbe comportati nella realtà piuttosto che in aula. Ho questo dubbio. Lei può confermarmelo o smentirlo. E se si, come?"

Egregio Dr. Mauro,
i test a cui allude sono abbastanza frequenti ad un certo grado formativo, quando cioè vengono coinvolti manager e capi che devono essere pronti a gestire uomini e situazioni delicate in tempi che a volte non danno possibilità di prendersela comoda.
Sono momenti in cui viene a galla un po' tutto di chi partecipa perchè l'emotività è difficile da controllare e, se lo psicologo che guida il training sa davvero fare il suo mestiere, i partecipanti non possono non scoprire le proprie carte (vizi e virtù).
Purtroppo però ho visto anche persone impreparate messe a gestire queste situazioni solo perchè avevano letto sul di un libro come fare. I risultati allora sono assolutamente da non prendere sul serio in quanto non è di per sé il “gioco” che vale, quanto l'interpretazione stessa che lo psicologo sa darne.
Comunque, che si sia trattato di sbarco sulla luna o naufragio o quant'altro, personalmente non posso esserne contrario facendo parte di ciò che faccio.
Dato che mi chiede cosa può emergere da queste situazioni in aula, Le dirò che dall'analisi che il conduttore fa in aula prendendo direttamente nota di quanto accade, momento per momento, (pur cercando di non farlo vedere) possono uscirne ad esempio l'attitudine di ognuno a dimostrarsi leader; ad adattarsi a situazioni che variano continuamente; a gestire i conflitti. Si notano i livelli di emotività, la capacità di concentrazione, di esprimere ciò che si pensa, senza prevaricare sugli altri componenti il gruppo. Anche, ad esempio, la capacità di contenere le emozioni o meno. (Ho visto persone piangere a dirotto durante lo svolgimento del gioco, senza per questo voler dire che ciò sia stato un bene o un male). Si può notare il grado di creatività che le persone usano per uscire da situazioni senza via di scampo ed anche la capacità di coinvolgere gli altri per ottenere il consenso.
Come vede, Dr. Mauro, da un semplice gioco in aula si possono notare molte cose. Negativamente, anche l'aggressività, la visione negativa, l'accettazione passiva di ciò che viene deciso da altri o la chiusura a ciò che gli altri esprimono.
I partecipanti possono essere messi al corrente di questo o meno. Dipende dall'indirizzo che l'azienda ha dato al formatore. Personalmente ritengo che questi test debbano essere spiegati a tutti i partecipanti, facendo una breve analisi dei comportamenti di ognuno direttamente in aula a test terminato (che solitamente non ha orario e può anche durare un giorno o una notte interi). Discutere subito con tutti il comportamento tenuto, li aiuta a comprendere meglio se stessi e quindi a cercare di modificare l'atteggiamento che potrebbero trovarsi ad avere in situazioni di lavoro aziendali in cui, mascherati da normali decisioni, vivono gli stessi comportamenti.
E' inutile anche, Dr. Mauro, sapere come ci si deve comportare nel caso ci si ritrovasse a partecipare ad un altro corso in cui sono contenuti questi test. La situazione ed il gruppo porta inevitabilmente a far uscire da ognuno il proprio carattere anche se già si conosce come ci si dovrebbe comportare. Il Coordinatore poi, se non è di primo pelo, capisce immediatamente se qualcuno cerca di bluffare e non ci mette molto a coinvolgerlo come se fosse la prima volta.
Quindi, dire che in aula non ci si comporta come ci si comporterebbe in quella situazione è giusto ma...non serve. In aula si studiano i comportamenti e non la situazione.
Mi auguro comunque che Lei ne abbia tratto vantaggio. Essendo un manager, ne avrà prima o poi sicuramente bisogno.
Cordiali saluti