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martedì 17 giugno 2008

Che lavoro fare?

Gianfilippo B. (loc. n.c.)
“ho terminato lo scorso anno l'università. Dopo un periodo di vacanza mi son messo a pensare quale fosse l'occupazione per me più idonea. Ho vagliato varie strade ma ad un certo punto trovo qualcosa che mi fa dire che quella non sarà una strada che potrà darmi soddisfazione.
Sono in un vicolo cieco. In realtà non ho una vera e propria passione per l'indirizzo che la laurea mi ha dato. Più che altro mi sono affidato alle sensazioni dei miei genitori. Che devo fare?”

Caro Gianfilippo,
ho ripetuto sino alla noia che la scuola e quindi anche l'università è la base di una maggiore cultura personale ma non certo una sicurezza per il mondo del lavoro. Nel Tuo caso poi, addirittura peggio. Tu non trovi interesse nemmeno per ciò che riguarda il Tuo indirizzo di studi. Figuriamoci!
Se devo essere sincero, ciò che scrivi (e che ho riassunto molto) mi lascia intendere che comunque la voglia di lavorare per Te non è impellente. Ti sei guardato intorno ma se ci si guarda attorno senza voglia, non c'è nessuna professione o lavoro che va bene. Sappi che la voglia non Ti salta addosso e se anche fosse, forse Ti scanseresTi.
Ad ogni modo, non voglio essere più duro di quanto già non sia stato. Che fare per non poltrire?
Rifletti ancora un po', ma veramente! Lascia stare gli studi e la laurea e prova a pensare a ciò che potrebbe davvero piacerTi. Spesso non è quello per cui ci si è preparati. Magari è un lavoro semplice, senza impegno intellettuale oppure è un lavoro in cui ciò che conta è non avere responsabilità.
Molti svolgono lavori semplici, anche part time, perchè ciò li fa sentire liberi e senza vincoli.
Non dico che questa sia la scelta migliore. Personalmente la scarterei ancor prima di pensarla, ma non tutti fortunatamente sono simili.
Ho conoscenti plurilaureati che hanno deciso di fare i pescatori (proprio in mare) e sono felicissimi della scelta fatta anche se è pesantissimo. Altri hanno scelto la vita di campagna.
Come dico sempre: è preferibile fare ciò che si sente di fare piuttosto che ciò che altri vorrebbero si facesse. La vita è una sola ed è giusto non sprecarla a rimpiangere di non aver intrapreso quello che si desiderava. Anche perchè, credimi, se si fa ciò che si desidera, il lavoro non sarà mai pesante e darà sempre soddisfazioni.
Scrivi su un foglio, di getto, appena letta questa risposta, i lavori che non Ti sembrano brutti. Datti poi dei paletti come per esempio: non voglio lavorare di notte oppure, non voglio starmene al chiuso od anche, voglio arrivare ad avere un'attività mia ecc...ecc.... Pensa ciò che alla fine vorresti divenire. Scrivi fin che puoi. Poi incrocia i primi lavori che hai scritto con i paletti che Ti sei dato. Qualche mansione si eliminerà da sola. Ma probabilmente le prime scritte sono proprio quelle che, anche se riflettendo non sembra, sono più adatte a Te e dove forse i paletti che Ti darai saranno meno vincolanti.
RicordaTi che la vita corre e gli anni passano.
Ciao
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