Ricerca personalizzata

martedì 17 marzo 2009

RICERCA DI SE STESSI

lettera firmata

Salve, data la lunghezza della mia lettera, va benissimo anche se mi potesse rispondere in forma privata. Nel ringraziarla anticipatamente le porgo i miei migliori saluti.

Ho circa 30 anni. Dopo gli studi superiori ho preso la facoltà di XXXXXX lavorando, come tutti, saltuariamente, facendo quello che mi capitava, per non dover chiedere i soldi ai genitori. Presi anche la borsa di studio. Superati i primi esami, con buoni risultati, complice una forma di depressione anche con attacchi di panico; crisi tuttora parzialmente superata, nonostante una cura andai a fare il militare avendo avuto l'opportunità di farlo nelle vicinanze di casa e con un compito particolare. Cercando di riprendere gli studi mi capitò l'opportunità di lavorare presso un neonato impianto sportivo della mia città. Il lavoro mi piaceva poiché era tutto da fare ed ho contribuito attivamente alla gestione dell'attività, facendo formazione, studiando regolamenti e normative, organizzando la segreteria, tenendo il rapporto con gli operatori, organizzando gli eventi, configurando la rete di computer e risolvendo gli inconvenienti tecnici. Questo per qualche anno. Poi, un'altra persona che nel frattempo era entrata a far parte della società, guadagnandosi la fiducia del capo, ha fatto si che non mi rinnovassero il contratto,. Così è arrivato il benservito. Sono quindi susseguiti miei tentativi di trovare un nuovo lavoro come operaio in un paio di fabbriche per pochi mesi lo scorso anno. Quest'anno sto ricominciando il lavoro in un magazzino, tramite una cooperativa. Il lavoro è duro e la paga non è granché, non è che mi piaccia però non posso starmene senza far nulla.
Arrivando al punto, il desiderio di finire gli studi non mi ha mai abbandonato ma visto le cose come si sono messe non so se possa essere così utile (lavorativamente parlando) finirli adesso, nel contempo ho pensato anche di sfruttare la mia esperienza lavorativa così da abbinarla a un corso professionale di amministratore di sistemi informatici. Di domande ne ho fatte molte ma, per adesso, senza successo.
Grazie

Caro amico,
come vedi non rispondo privatamente, non per non volontà ma perchè ogni quesito posto ed ogni risposta data possono servire ad altri e questo è un po' lo scopo del blog.
Tuttavia, vedrai nel leggere la Tua lettera che ho tolto tutti i punti che avrebbero semmai potuto farTi identificare.
Vai tranquillo.
La Tua è una lettera particolare. Un po' amara, con cui, di fatto, non chiedi forse nulla di preciso o di particolare ma con cui cerchi di trovare un appoggio; una parola che Ti aiuti a vedere nel Tuo futuro. E son queste lettere senza precise domande, le più difficili a cui dar risposta. Con tante lettere di giovani che non riescono a darsi da fare e cercano solo conferma delle loro scelte un po' scellerate, la Tua fa riflettere.
Ti eri iscritto all'università; hai fatto un po' di esami e nel frattempo Ti davi da fare a lavorare per mantenerTi. Ecco che arriva una subdola malattia che inizia a farTi vedere un po' nero ed a condizionare le Tue scelte. Ti fa onore l'essere riuscito, anche se non del tutto, ad uscirne, proseguendo col servizio militare.
Riprendi gli studi e contemporaneamente trovi anche la possibilità di lavorare come factotum per un nuovo impianto sportivo a cui presti l'opera seguendo diverse cose. E' il periodo migliore perchè riesci ad esprimerTi in modo globale. Ma il bello dura poco. Arriva qualcuno che, in qualche modo, mira alla Tua posizione e Tu, Ti ritrovi a spasso. Questi sono momenti difficili sopratutto se è latente una depressione. Ci si inizia a domandare se la colpa non è un po' nostra e, con questo dubbio vengono meno anche le sicurezze. Cerchi occupazione altrove e qualcosa trovi. Di bello in Te, credimi, c'è d'essere riuscito ad affrontare e superare il momento delicato della delusione precedente. Ti dai da fare, Ti rimbocchi le maniche e, senza guardare per il sottile, vai in fabbrica. Lavori per solo qualche mese ma tanto basta per dimostrare a Te stesso ed agli altri che sai ricominciare da zero. Ora hai da poco ripreso con un'altra semplice mansione che ha e deve avere per chi la svolge la dignità di qualunque altra.
Pesante, certamente, pagata poco, altrettanto certamente, ma pur sempre un nuovo inizio. Un uomo si valuta dalla volontà d'affrontare le difficoltà e dal modo in cui le affronta. Tu le stai affrontando con carattere. A Tuo vantaggio però, lo sai, hai comunque una cultura superiore che altri non hanno e che Ti fa riflettere sul domani. Non accetti che il futuro possa essere “sempre così” ma sfrutti il presente per necessità. Perfetto. Bravo.
Non vuoi buttare al vento le conoscenze già acquisite ed io Ti do ragione perchè le conoscenze che hai, Ti serviranno sempre, per cercare lavori più idonei o per approcciare meglio quello che stai facendo.
Personalmente Ti do un suggerimento che darei a mio figlio.
Prosegui il lavoro che fai mettendoci tutta la passione possibile. Trova in questo lavoro, anche nelle pieghe, ciò che di bello può darTi perchè anche un lavoro semplice ha qualcosa di utile ed interessante. Basta saperlo trovare.
Ti stai ponendo un quesito. Se, arrivato a questo punto ed alla Tua età valga ancora la pena riprendere o proseguire gli studi universitari visto che, in questo momento non possono certo esserTi d'aiuto nel lavoro che stai svolgendo. Pensi quindi di sfruttare meglio l'occasione che hai per investire in conoscenze che potrebbero migliorare l'attuale posizione.
E' un dubbio lecito che nasce però anche dal periodo un po' “psicologicamente pesante” che hai vissuto e stai vivendo.
Forse gli studi intrapresi non potranno servirTi mai, forse. Ma forse, si. Ed in ogni caso Ti darebbero una visione diversa di molte cose ed una sicurezza e conoscenza nell'affrontare i problemi che servono sempre.
Rinunciare a qualcosa quando non se n'è pienamente convinti significa poi potersi trovare a rimpiangerlo per tutta la vita. Se hai ancora qualche piccolo dubbio su interrompere o proseguire, prosegui. Datti maggiore tempo, prendila con più calma, ma vai avanti.
E vai avanti anche col lavoro ma organizzaTi. Puoi lavorare, studiare ed avere il tempo libero solo se Tu saprai organizzare e pianificare il Tuo tempo. Datti un obiettivo e puntaci sempre con decisione. (Su questo tema troverai nelle risposte date in passato molti suggerimenti da seguire).
Darsi un obiettivo ed organizzare il tempo significa pianificare il successo futuro.
Il giorno è di 24 ore. Ne stai dedicando otto al lavoro. Altrettante dovrebbero andare per il riposo. Le rimanenti otto suddividile tra studio universitario, studio relativo al corso professionale e tempo libero.
Fatti delle tabelle vere e proprie. SegnaTi la Tua giornata e suddividila. Le otto ore “libere” potranno essere divise in due/tre per l'università e due/tre per il corso professionale e le rimanenti per lo svago.
Nell'ambito della giornata potranno variare in più o in meno per una o l'altra cosa ma dovrai cercare di mantenere gli impegni per tutti gli obiettivi.
Se un giorno Ti prendi, per qualche motivo, più spazio per lo svago, dovrai recuperare questo tempo nei giorni a venire a favore dello studio. O viceversa. Nessun impegno va eliminato. Nessun obiettivo va escluso, nemmeno il tempo libero. Devi essere cosciente, anche durante lo studio, che dopo di esso avrai senz'altro le ore di svago e prima o dopo, avrai gli altri impegni.
Prenditi un bel foglio, dividilo in sette giornate e per ogni giornata scriviTi gli impegni con gli orari ed i tempi che Tu Ti darai. (Usa il classico: dalle ore...alle ore.... obiettivo: fare XXXX. Dalle ore ...alle ore...obiettivo: fare YYYY e così via)
Il Tuo primo impegno sarà quello di mantener fede al Tuo programma
Pensa poi al grande obiettivo finale. Al sogno. Non si deve vivere senza un grande sogno. Pensa a ciò che vorresTi essere o fare “da grande”. Coscienziosamente rifletti sui tempi che Ti possono servire e quindi...datti l'obiettivo. Fosse anche da raggiungere tra cinque anni o più, non importa; importante è avere l'obiettivo da raggiungere in modo che tutto quanto farai d'ora in poi sia mirato al suo raggiungimento.
Datti degli obiettivi intermedi (ad esempio, per l'università, il superamento di un certo numero di esami ogni anno. Entro il 2011 dovrò aver superato questi esami. Entro il 2012, qesti altri ecc.ecc.) e lavora per questi. Se raggiungi gli obiettivi intermedi entro i termini che Ti sarai dato, sentirai giorno dopo giorno che ce la farai a raggiungere quello finale e la forza diverrà sempre più grande.
Se saprai pianificare bene il tempo, non dovrai fare rinunce, ma se le farai non Ti appariranno così pesanti.
Se il lavoro attuale può mantenerTi, non impegnarTi più di tanto a trovare qualcosa altrove perchè le Tue attuali esperienze non Ti permettono di posizionarTi meglio, salvo che qualcuno non Ti conosca personalmente e sappia che hai volontà. Usa invece questo lavoro per crearTi gli spazi che Ti ho detto.
Rimanda dunque la ricerca di altri posti perchè quando si prolunga senza risultato crea ansia di cui Tu non hai bisogno. Certo, non rinunciare semmai Ti capitasse improvvisamente qualcosa di più idoneo, ma non impazzire per la ricerca.
Sai, caro XX, fare le domande ad aziende che non fanno richiesta è un po' come buttar via tempo ed accrescere la delusione. Tu hai bisogno di trovare sicurezza in Te stesso per vincere quel briciolo di depressione che ancora dici di avere. Buttati negli impegni, nei programmi, nello studio, nello svago e Ti passerà. Ma buttaTi in modo ponderato, pianificando il Tuo successo futuro. Più Ti impegnerai su questa strada è più velocemente vedrai che la crisi e gli attacchi di panico se ne andranno nel dimenticatoio.
Hai carattere, volontà, disponibilità. Vuoi che la crisi vinca su di Te? La crisi c'era solo perchè non hai mai trovato una linea su cui incanalare costruttivamente il Tuo pensiero.
Io cerco di darTela. Sono certo che tra qualche tempo mi dirai che seguendo i consigli stai proseguendo bene verso l'obiettivo del grande sogno.
Ciao