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domenica 26 aprile 2009

PAURE INUTILI

Federica M.

Non so se posso disturbarvi per un quesito ma ho cercato di chiedere ad amici e conoscenti senza aver una risposta. Ho cercato perciò in rete e scopro che date queste risposte, senza essere pagati. E' vero?
Il mio problema è che mi trovo davanti alla possibilità di u primo lavoro. Non ho mai lavorato e mi è stato offerto di fare la commessa. Devo dare una risposta entro qualche giorno.
Dunque, i l problema è che non so quale sia il contratto e cosa mi spetti. Stipendio, ferie, giorni liberi, permessi e così via. Non vorrei quindi che il datore mi dicesse una cosa che non è vera. Potete aiutarmi?

Mia cara Federica, certo che posso aiutarTi e lo faccio nel dirTi che, anche in Te, purtroppo come in altri, vedo solo una cosa. Ancor prima di iniziare un lavoro, Ti stai preoccupando che non Ti freghino. Insomma, i diritti subito, ancor prima dei doveri.
Ne vuoi una prova che probabilmente non Ti sei accorta di dare? Guarda un po' cosa chiedi: stipendio, ferie, giorni liberi, permessi. Non una richiesta per sapere i doveri legati al lavoro ma solo domande sui diritti. Se inizi con il cervello impostato a sapere quando e quanti giorni farai di ferie, pensi di iniziare bene la Tua vita lavorativa? Avrei preferito sentirTi chiedere “serve una preparazione speciale; riuscirò a svolgere bene il lavoro; potrò far valere le mie capacità? Qualche domanda che lasciasse intuire la Tua volontà ad entrare col piede giusto. Invece, no.
Tiro un sospiro perchè mi spiace quando vedo queste situazioni ma cerco di rispondere, come sempre, dicendo ciò che penso.
Il contratto sarà quello di categoria, ne più ne meno. Se vuoi saperne di più devi andare presso la Associazione commercianti della Tua città e chiedere se hanno copia del contratto da darTi o comunque se possono indirizzarTi altrove.
In ogni caso (ho la nausea a ridirlo) ciò che conta è iniziare. Mettere un piede nel mondo del lavoro e occupare una posizione. Cercare di ingranare, assorbendo tutto quanto sia possibile dal Capo, dalle altre commesse, dagli stessi clienti. Fare esperienza; imparare, togliersi la patina dell'imbranato che inevitabilmente hanno tutti coloro che iniziano da zero; carpire i segreti e sopratutto, usando la testa, prevenire domande, richieste, desideri, ordini di chi lavora con Te. Imparare ad essere un tantino avanti agli altri in tutto, compreso la voglia di fare, può solo essere premiante.
Poi, se il lavoro piace, potrai sempre, contratto in mano, andare a verificare presso qualche sindacato, se è tutto giusto quello che Ti viene dato. Perchè dico “se il lavoro Ti piacerà?” Perchè se non Ti piacesse, il problema non sarà certamente il contratto corretto o meno. Ti sembra?
Quindi cara Federica, posso sperare che dopo questa tirata di orecchie Tu riesca ad affrontare la Tua prima possibilità di lavoro (pensaci) con un approccio più giusto?
Se devi lavorare, vale di più pensare quando andare in ferie e come aver i permessi per stare a casa oppure come riuscire a svolgere bene il lavoro? Lo sai che gli aumenti di stipendio solitamente vengono dati quando il lavoratore opera bene e quando la “rendita” di questo lavoro è superiore alla media ?
Pensaci. Quando sarai così brava da far si che il Tuo datore di lavoro decida di darTi un aumento, allora potrai pensare anche ai diritti (intesi come permessi, ferie, giorni liberi e quant'altro).
Ed allora capirai che anche questo mio scritto, sarà servito molto più di quanto Tu oggi non possa pensare.
Ciao.