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domenica 11 gennaio 2009

CONTRATTO DI LAVORO

Angelo (loc. n.c.)
Sono un architetto pressoché neo laureato di 26 anni. Lavoro per uno studio tecnico di medie dimensioni da più di 6 mesi. Attualmente sono sotto contratto “non di lavoro” ma di tirocinio formativo con rimborso spese. Il mio datore di lavoro, coadiuvato da un consulente, mi ha assicurato che allo scadere del periodo contrattuale il contratto suddetto non sarà rinnovabile e ad esso subentrerà un vero e proprio contratto di assunzione, seppur soggetto a “certe condizioni”.
I mie quesiti sono: innanzitutto, è vero che un contratto di tirocinio formativo di 6 mesi non è rinnovabile? Nel senso, devo aspettarmi un altro pezzo di carta senza valore nell’ottica della previdenza sociale? Altrimenti, nel caso si determinassero le condizioni per firmare un contratto di lavoro a tempo determinato/indeterminato, quali sono le clausole contrattuali da tenere in maggior considerazione e/o quali quelle da esigere se non presenti?
Mi spiego meglio. In quanto “stagista” la mia posizione lavorativa attualmente non presenta contribuzione previdenziale, niente giorni di ferie programmabili (seppur di fatto riconosciute, anche se in minima quantità), solo assicurazione e “rimborso spese”, cosa invece dovrei aspettarmi di trovare in un contratto di lavoro (non avendo idea di cosa contenga)? Quali potrebbero essere le “condizioni” contrattuali?
Vi ringrazio per la disponibilità, Angelo
PS. Spero che i miei interrogativi non siano troppo generici, ma la mia disinformazione mi rende vulnerabile e vorrei giungere alla stipula del contratto con le idee piuttosto chiare.

Gentilissimo Angelo,
quanto Lei ci chiede è specifico e soggetto a clausole contrattuali ben precise.
Non possiamo darLe delle informazioni corrette perchè non sono nel ns. bagaglio e non diamo mai informazioni di cui non siamo certi.
Tuttavia pensiamo che Lei possa riceverle presso un Ufficio del lavoro o presso l'Associazione che raggruppa Ingegneri ed Architetti. Se non vuole farsi riconoscere può recarsi presso un altra sede o in una città vicina, previo telefonata. Ma più avanti Le diremo che forse non Le conviene informarsi oggi.
Riteniamo inoltre che possa trovare qualche ostacolo nel ricevere risposte a quanto chiede a meno che Lei non sappia già quale sarà la mansione ed il conseguente livello con cui verrà inserito in organico.
Possiamo dirLe questo:
se il Suo datore di lavoro ha detto che non è possibile rinnovarLe l'attuale contratto vuol dire che è davvero così. Sarebbe assurdo che non lo rinnovasse se ciò fosse legalmente fattibile, visto che questo ha dei vantaggi fiscali per lui. DicendoLe che all'attuale subentrerà un "vero e proprio contratto di assunzione" vuol dire che c'è tutta la buona fede e la volontà di proseguire la collaborazione. E questo, creda, è la cosa più importante. Che poi questo contratto abbia certe condizioni che Le verranno dette, può essere ma, se ci saranno, è solo perchè la contrattualistica le prevede. Difficile, soprattutto in un ambiente come quello in cui Lei sta lavorando, che vi siano giochini sporchi. Il rischio di essere scoperti non vale il gioco.
Lei chiede se è vero che un accordo di tirocinio di sei mesi non sia rinnovabile, quasi come se lo desiderasse ancora. Poichè non credo,accetti volentieri che Le venga detto che non lo sia e si prepari ad un contratto più completo che prevederà, ne sono certo, anche la previdenza sociale, come tutti i contratti di lavoro.
Ciò che Le verrà presumibilmente proposto, se sarà, come crediamo, quello relativo all'accordo nazionale della Sua categoria, conterrà tutte le norme che valgono per gli altri quanto per Lei. Vi sarà un periodo di prova, dopo di che il contratto si ritiene a tempo indeterminato.
Io che scrivo Le dico che, se fossi in Lei non mi porrei certo i problemi che si sta ponendo. Giovane, alle prime esperienze, ciò che conta, mi creda. è di pensare all'inserimento nel mondo del lavoro e che questo avvenga velocemente e con soddisfazione nel senso di successo. Non mi metterei certo a pensare (come Lei scrive) a quali clausole esigere se non presenti. Non è, oggi, nella condizione di puntare i piedi. Riesco a farmi comprendere? Torno a dirLe che probabilmente il Suo contratto sarà quello di categoria, come tutti i Suoi colleghi “alle prime armi” ma, pur ammesso e non concesso non lo sia, non deve chiudere un occhio, ma tutti e due perchè ciò che vale è fare esperienza.
Mi ascolti: prima deve farsi fare il contratto come lo vuole il datore di lavoro eppoi, semmai Lei lo volesse, potrà con questo andare presso l'associazione di categoria della Sua città o di un'altra vicina, e mostrandolo, chiedere se è regolare. Anche perchè, se non lo fosse, sarà Lei a decidere se tacere e rimanere dov'è o se lamentarsi ed andarsene. Ma se si fa vedere a puntualizzare ancor prima d'averlo, probabilmente se ne dovrebbe andare anche se la decisione non fosse Sua.
Le ho detto quanto penso da buon padre di famiglia. In ogni caso in internet trova più di un sito di categoria che quasi certamente presenta anche il contratto nazionale che La riguarda. Lo legga, se vuole, ma se lo tenga per sè. Prima firmi il contratto di lavoro, poi si informi se è corretto o meno.
In gamba!