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martedì 27 gennaio 2009

COLLOQUI

Fabrizio N. Mantova
“sono stato contattato per un colloquio di lavoro. Sono alla primissima esperienza e non so come comportarmi. Guardando in internet ho scoperto il vostro bellissimo sito che sto leggendo piano piano. Scopro cose utilissime che certamente mi serviranno. Farò da altoparlante verso amici affinchè vi clicchino e leggano cose che, probabilmente, sono le più utili della rete.
Ora vengo al mio quesito che avrete già compreso. Come mi devo comportare al colloquio? Cosa devo portare per non fare brutta figura? Cosa è utile dire? Che domande mi verranno poste?
Se potete rispondermi con urgenza, ve ne sarò grato.
Davvero complimenti e ciao.

Caro Fabrizio,
grazie per quello che dici. Se ciò che facciamo, come ho altre volte detto, può essere utile portando aiuto a chi ne necessita, saremo contenti.
Veniamo ora alle Tue domande. Molte, che però necessitano di poche risposte. Devi solo presentarTi con assoluta pulizia mentale. Dovrei dirTi di fare attenzione al modo di vestirTi ma presumo che Tu sia un tipo che sai come farlo. Dovrei dirTi di far si che l'immagine che dai (capelli, viso, mani) sia curata. Poi, caro Fabrizio, cosa dire e come rispondere, è davvero inutile suggerirlo e Ti spiego perchè.
Se Tu dovessi focalizzare la Tua mente a porre attenzione a come e cosa dire, probabilmente non saresTi spontaneo. L'intervistatore se ne accorgerebbe subito e capirebbe che stai cercando di controllarTi. Chi si controlla, solitamente ha qualcosa da nascondere.
Quali domande Ti verranno poste? Sono stati pubblicati numerosi testi proprio su questi temi ed il fatto che periodicamente ne escano di nuovi significa che quanto detto non risolve il problema. Non vi sono domande fisse se non quelle assolutamente ininfluenti al fine di conoscere come sei. Quelle di cui occorrerebbe saper tener conto sono quelle che non ci si accorge vengano fatte. Le domande che scoprono gli altarini spesso sono quelle senza i punti interrogativi alla fine; quelle che scavano nella difesa dell'intervistato e smontano lentamente la corazza. Quando la persona è convinta che tutto funzioni bene dice cose che, a lui possono apparire normali ma che all'intervistatore danno invece modo di poter fare una bella analisi.
PoniTi una domanda: hai qualcosa da nascondere a chi Ti farà domande? Se la risposta è no, non temerne nessuna e rispondi ciò che Ti senti di dire. Tanto la personalità Ti viene tirata fuori ugualmente, che Tu lo voglia o no.
Ti suggerirei solo di stare estremamente calmo perchè chi Ti troverai davanti è una persona come Te che svolge il proprio lavoro e che non ha motivo di farTi del male: anzi, spesso vorrebbe proprio che l'intervistato fosse la prima e unica persona da intervistare, così non perde tempo in altri colloqui.
Se vuoi stare fermo, stacci; se suoi muoverTi e gesticolare, fallo. RicordaTi solo di non forzare i movimenti ma di essere spontaneo. Se capisci ciò che Ti chiede rispondi ma se non Ti è chiaro qualcosa, chiedi chiarimenti perchè rispondere pensando d'aver capito quando magari non è vero, potrebbe farTi dare risposte assolutamente errate.
PortaTi ovviamente una copia del curriculum se già non è in mano dell'intervistatore e stop.
Sii aperto, spontaneo, sorridente ma non essere invadente e non prevaricare. Rispondi alle domande guardando in faccia la persona. Se sei ad un tavolo, sarebbe preferibile appoggiare le mani al tavolo stesso anziché tenertele da altre parti. Tienile aperte e non a pugno. Quando si è seduti, cosa che non avviene quando si è ritti, si può tendere ad appoggiare la mano alle labbra quando si parla. Se solitamente lo fai, cerca di evitarlo, appoggiando appunto le mani sul tavolo.
Lascia poi che l'intervistatore faccia il Suo lavoro.
Dico sempre, quando rispondo a questi quesiti che non occorre crearsi troppi problemi. Se l'intervistatore ritiene che la persona non sia adatta alla posizione offerta, vuol dire che quasi certamente se quella persona fosse posta in quella posizione si troverebbe male. Quindi, nessun rimpianto se la risposta è no. Vuol dire che, per quella posizione, è necessaria un'altra figura. Fingersi di esserlo, vorrebbe dire fingere con se stessi. Ma fino a quando può durare? Poco, molto poco.
Vai tranquillo, non farTi domande che non servono a nulla. Ciao.