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domenica 4 gennaio 2009

CAPIRE COME FARSI CAPIRE

Giobatta C. (loc. n.c.)
Bravi. Leggo da qualche tempo il vostro blog e credo sia forse l'unico serio di tutto il web. Davvero dovrebbero inserirlo come materia di approfondimento in diversi corsi universitari.
Sono laureato e cerco di inserirmi nel mondo del lavoro e, voglio gridarlo, mi è più d'aiuto ciò che leggo da voi che non tutto quanto mi è stato insegnato all'università.
Non vi disturbo per molto in questo momento ma solo per chiedere un dato. So, perchè l'ho letto in precedenti vostre risposte, che è molto importante farsi capire quando si parla con una persona ma ancor più con un gruppo. A me è capitato proprio di tenere un breve incontro con persone e, visto che non sono ancora abituato alla cosa, ho capito che chi mi ascoltava aveva difficoltà a seguirmi.

Caro Giò,
Ti ringraziamo di tutta la serie di complimenti che ci fai, anche se forse un pochino esagerata. A tutti fa piacere riceverne e Tu, al momento sei al top. CalmaTi un po' con i complimenti e non prenderlo come vizio nella vita perchè finiresTi per non essere creduto o per passare come...un po' eccessivo
Mi stai chiedendo come farTi capire da tutti e come essere chiaro quando parli. Potremmo parlare qualche ora ma, come Tu hai detto, su questo tema ho già scritto pagine e tante forse ancora ne farò. Non so però se ho mai dato un sunto che dice un po' tutto. Se l'avessi già fatto, scusami.
Devi sapere che parlando noi inviamo un messaggio a chi ci sta difronte e l'impatto di qualsiasi messaggio che noi mandiamo è, tendenzialmente per il 50% o poco più visivo. Per il 40% è vocale e per il rimanente circa 10% o anche meno, è verbale.
Che significa? Significa che per il 50% il messaggio è legato a come appariamo; per il 40% per come parliamo e solo per il resto, per quello che diciamo.
Chi abbiamo davanti quindi ci ascolta se noi appariamo ai loro occhi, credibili. Credibili nella posizione, nell'esperienza, in quanto dobbiamo loro passare ma anche credibili dal nostro modo di fare,dai gesti, dalla calma, dalla responsabilità che traspare da noi.
Se la persona viene valutata idonea, si ascolta per come parla (tono di voce, parole semplici, frasi corte) e solo per il resto, caro Giò, per quello che dice.
Quindi, se non siamo ritenuti idonei e se non ci prepariamo per esserlo, ciò che diremo sarà ascoltato con fatica. Non è detto, per carità, che parleremo al vento, perchè per mille altri motivi spesso la gente ascolta perchè è obbligata a farlo ed anche perchè sa che non può farne a meno ma certamente lo farà con fatica.
Del resto, se ci pensi, tutti noi ascoltiamo più volentieri qualcuno quando lo riteniamo credibile ed affidabile nella posizione che occupa. (CrederesTi a Dracula se Ti parlasse in difesa del sangue umano?)
Quindi, se hai questa sensazione o certezza, preparaTi profondamente guadagnandoTi però prima, la fiducia di chi lavora con Te.
In bocca al lupo.