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mercoledì 24 dicembre 2008

SAPER ASCOLTARE

Franca B. Cremona
Gentilissimi signori,
il mio caso è piuttosto semplice ma non so spesso come uscirne. Ho a che fare con diversi collaboratori ed ogni volta che ho con loro una riunione mi ritrovo a sentire cose giuste, qualche volta, e tante cose sbagliate, più spesso. E' più forte di me intervenire per correggere le cose sbagliate che sento dire perchè ritengo che il compito di un capo sia anche quello, come dite voi, di fare scuola ai dipendenti e farli ragionare. A lungo andare però mi sembra che quando facciamo le riunioni pochi parlino e se possono, nemmeno quelli. Così spesso mi manca il contraddittorio

Cara Franca,
hai detto tutto Tu. Forse anche non volendolo. Hai scritto che i Tuoi collaboratori poche volte dicono qualcosa di giusto e troppo spesso, invece, dicono fesserie. Psicologicamente, in realtà hai detto che, poche volte dicono cose che Tu hai già in mente come giuste e che vorresTi sentir dire a rafforzamento di idee che hai già preso e molte volte dicono fesserie, ovvero esprimono pareri contrari a quanto Tu già pensi.
Ecco perchè è più forte di Te intervenire. Lascia perdere il fatto di farlo per formazione perchè questo con la formazione c'entra come i cavoli a merenda. ConvinciTi o ammetti che lo fai solo perchè vorresTi che dicessero quanto Tu vuoi che dicano e se non lo fanno, ecco che dicono fesserie a cui controbattere subito. Lo fai non tanto per formarli, perchè chiudendo loro la bocca non li formi ma, piuttosto solo perchè Ti irrita che non Ti diano ragione. Se vuoi che Te lo dica in un altro modo, ma il succo è uguale, vorresTi che Ti leccassero un po'.
Ed ecco quindi che i Tuoi collaboratori, un po' stanchi di sentire che intervenendo per cercare di dire la loro sono solo presi a sberle, preferiscono tacere. Che beneficio ne hai ottenuto? Che non sai nemmeno più come la pensano e non hai più apporto di idee che potrebbero essere buone.
Ti svelo un piccolo segreto: se chi parla dice qualcosa su cui non siamo d'accordo, per quanto sia difficile tacere, dobbiamo lasciarlo parlare sino in fondo. Potrebbe dire pure cose sbagliate. Non importa. Chi parla dev'essere libero di esprimere totalmente quanto ha in testa. Poi, se riteniamo che il nostro punto di vista sia più corretto, avremo occasione successivamente di riprendere il tutto e spiegare che forse c'era un altro modo di vedere la cosa. Ma chi parla non va mai contraddetto nel momento in cui si esprime perchè tutti noi, parlando, cerchiamo il consenso di chi abbiamo di fronte e non certo desideriamo sentirci dire che stiamo dicendo cose sbagliate.
Non chiudere la bocca ai collaboratori perchè poi la chiuderanno anche quando vorresTi sentir da loro un parere spassionato. Accetta ciò che dicono. Prendine nota e in un'altra occasione, se si sarà rivelato che quanto detto era sbagliato, potrai educatamente e delicatamente tornarci sopra. Spesso però non c'è questa necessità perchè se chi ha espresso un parere ha poi visto d'aver sbagliato, lo comprende da solo.
Ciao