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mercoledì 18 novembre 2009

CAMBIO DI MANSIONE

lettera non firmata (loc. n.c.)

Buonasera
Sono un laureato in disegno industriale. A fine novembre saranno passati 4 anni dalla data di assunzione, con un contratto a tempo indeterminato, presso una srl del settore metalmeccanico. Sul mio contratto è riportato Qualifica: impiegato e livello 3°. Ho sempre lavorato all'interno dell'ufficio tecnico dell'azienda, occupandomi di vari aspetti tutti riguardanti progettazione, disegno e comunicazione, e che prevedono l'utilizzo del PC. Ultimamente è stata assunta un'altra persona all'interno dell'ufficio tecnico progressivamente si stanno spostando compiti che precedentemente erano miei, verso questa persona. A me è stato proposto di occuparmi di un laboratorio che non rientra nel campo della progettazione, bensì dei test e prove di prodotto. In questo laboratorio, ancora in ristrutturazione, si usano, oltre all'essenziale PC, delle macchine per effettuare le prove.
Secondo lei accettando in pieno questo cambiamento rischio di vedere bloccate le prospettive di crescita professionale e di miglioramento economico?Posso essere soggetto ad uno scadimento del percorso naturale di carriera?Eventualmente il datore di lavoro ha il dovere di istruirmi sull'utilizzo delle macchine che dovrò utilizzare?
Grazie

Egregio Dottore,
penso possa stare tranquillo sulla situazione che Le sta capitando. Non vedrei problemi, a meno che non lo siano per Lei.
Come sempre cercherò di aiutare a fare chiarezza. Dunque, vediamo. Da 4 anni in azienda, sta svolgendo il Suo ruolo nell'ambito dell'ufficio tecnico, occupandosi di aspetti riguardanti la progettazione. Ritengo abbia svolto e svolga bene il Suo lavoro senonché è stato assunto un altro impiegato a cui lentamente, Lei nota, viene passato parte del lavoro. Diciamo subito che questo non deve necessariamente crearLe dubbi. Se c'è una nuova persona, qualcosa dovrà pur fare e se il lavoro prima era tutto Suo, è evidente che almeno una parte dovrà divenire dell'altro.
Però, c'è un però. E' arrivato un altro ed a Lei è stato proposto di interessarsi di un laboratorio. Questo è il punto che può far sorgere dubbi. Lei viene spostato perchè i Suoi Capi ritengono che non sia adatto (o lo sia poco) per quello che sta facendo oppure perchè ritengono che sia maggiormente utile per l'azienda il Suo apporto nella nuova mansione?
E' evidente che la risposta è la chiave di tutto. Ed è questa risposta che Lei deve avere dai Suoi Capi. Se ancora non lo ha fatto ha sbagliato perchè era la prima cosa da chiedere. Comunque è ancora in tempo. Chieda con cortesia di avere le vere motivazioni di questo spostamento. Lo domandi da professionista, cercando da loro una risposta vera, onesta. Dica che desidera estrema lealtà e correttezza e li inviti a non nascondere nulla. Ovviamente, in base alla risposta, saprà se lo spostamento è un premio o no.
Devo dire che, volendo far la parte del diavolo, se di miglioramento si tratta, i Suoi Capi non sanno gestire bene la cosa perchè uno spostamento, se fatto per aumentare la responsabilità di un collaboratore andrebbe motivata in modo che il collaboratore si senta caricato dalla nuovo incarico. Solitamente le cose avvengono in questo modo:
si comunica al collaboratore che c'è la possibilità di un nuovo incarico ritenuto aziendalmente importante
per questo incarico, si ritiene che la persona più adatta in termini qualitativi è proprio il collaboratore (in questo caso Lei).
Lo si avverte che proprio per questo motivo e perchè l'azienda punta su di lui, verrà inserito una nuova persona che lentamente prenderà il suo posto ed a cui lui dovrà fare un po' di training
fatto questo, lo si sposta

Questa è la prassi solitamente usata anche per non incappare proprio in quanto sta accadendo a Lei e cioè il rischio di una delusione là dove dovrebbe esserci motivazione ed entusiasmo.
Ma spesso la prassi non viene seguita anche per ignoranza sul modo di trattare i collaboratori. Se invece c'è qualcosa di non chiaro o di cui Lei non è al corrente (stato di insoddisfazione su quanto Lei svolge) dalla risposta che chiederà, verrà fuori e Lei dovrà tenerne conto.
Se vediamo la cosa in termini di positività, personalmente vedrei bene lo spostamento perchè Lei allarga la base delle Sue conoscenze ed esperienze. Un curriculum che contenga più esperienze nell'ambito della stessa azienda non è male. Ed anche per Lei, se ci pensa, è buona cosa. Un domani dovesse o volesse uscire da quest'azienda, avrebbe un ventaglio maggiore di possibilità.
Se Lei accetta questa nuova mansione (non mi parla di posizione aumentata e credo che nemmeno i Suoi Capi ne parlino) non cambia nulla in termini di adeguamenti automatici dello stipendio. Non cambia nulla nemmeno in termini di avanzamento di carriera perchè, proprio cambiando, Lei si apre a maggiori possibilità. Circa il miglioramento economico, invece, il cambiamento non Le darà nulla di più se non è concordato e se non fa parte del pacchetto che i Capi avrebbero dovuto darLe per stimolarLa a cambiare.
Quando si opera in un'azienda piccola, come mi pare di capire sia la Sua, i miglioramenti economici se non messi su carta al momento dell'assunzione, sono quasi sempre lasciati al buon cuore del “patron”.
Proseguendo: lo scadimento del percorso professionale, come ho detto, non c'è se la mansione è di pari importanza o superiore a quella svolta, indipendentemente dallo stipendio.
Lei ha un terzo livello e presumibilmente l'azienda non glielo cambierà per non doverLa pagare di più. (Glielo dico brutalmente perchè spesso va proprio così). Detto questo, vediamo cosa deve fare dopo aver chiesto un colloquio per sapere da loro, con chiarezza, il motivo dello spostamento da una mansione a cui Lei, a quanto pare, teneva. Deve farsi dare un “job” (ovvero la descrizione scritta dei compiti e delle responsabilità insite nella nuova mansione. Grazie a questo, operando in azienda da quattro anni, Lei potrà farsi una chiara idea dell'importanza del nuovo lavoro. Capirà se è di livello inferiore o no rispetto all'attuale. Vedrà a chi dovrà rispondere (se allo stesso Capo di oggi o ad un altro magari di livello inferiore o superiore) e potrà capire se il ruolo riveste importanza o no nell'ambito della struttura aziendale.
Da questa descrizione dei compiti da svolgere tutto Le sarà chiaro. Le ricordo poi che nelle aziende, spesso vale molto di più il tam tam da corridoio che quanto detto dai Dirigenti. Non so quanti dipendenti Voi siate, ma se foste in buon numero, apra le orecchie e stia certo che qualcuno sa benese la nuova posizione è premiante o no.
Infine, il training. Non solo il datore di lavoro ha il dovere di istruirLa ma dovrà farlo al meglio per il proprio bene. Se La mettessero in quella posizione senza darLe un preciso training, devo tornare a dire che qualcosa non quadra, anche perchè nel Suo caso non si tratta di aver a che fare con persone, dove la maggior parte delle aziende ritiene che ognuno si debba arrangiare. Qui si tratta di macchinari da utilizzare e qual è il Capo che da macchinari in mano ad un collaboratore senza preoccuparsi che li sappia gestire?
Come detto, caro Dottore, deve muovere Lei qualche pedina per avere le risposte da cui trarre le giuste conclusioni.
Davvero in bocca al lupo!