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martedì 9 giugno 2009

SOPPORTAZIONE

Mauro Parma

Egregi signori,
non sopporto...........

Stop. Basta così. La Sua lettera, caro Mauro, può essere piena di interesse ma termina dopo che Lei ha scritto “non sopporto”.
Tutto quanto scrive successivamente non ha più valore ed io non la trascrivo proprio perchè voglio che Lei, rileggendo, comprenda che quel “non sopporto” dice già tutto.
Tenga presente, Mauro, che nella vita non possiamo mai cambiare gli altri ma solo noi stessi. Se non sopportiamo qualcuno o qualcosa, il problema è nostro. Non potendo obbligare gli altri a cambiare per farci piacere, dobbiamo agire noi su noi stessi e trovare qualcosa che ci faccia comprendere il comportamento degli altri. Il non sopportare qualcuno, tendenzialmente indica che noi siamo in qualche modo arrabbiati e che riversiamo su altri questo nostro stato di cose. Dobbiamo quindi capire noi stessi e comprendere il perchè siamo irritati.
Dire che lo siamo perchè gli altri sbagliano con noi o perchè non ci capiscono è troppo banale. Tenga presente che se una persona non capisce Lei è perchè Lei non riesce a farsi capire da quella persona. Non cerchi quindi di dare pugni in testa alla persona nel tentativo di cacciarle dentro ciò che Lei vuole che comprenda ma piuttosto cerchi di riflettere su come dire ciò che vuole in un modo diverso, comprensibile alla persona stessa.
Un ingegnere che parla di progetti costruttivi con un muratore deve parlare un linguaggio semplice con termini che siano comprensibili alla persona che ha difronte.
Ha mai seguito un programma televisivo dove uno scienziato spiega una propria teoria senza curarsi d'essere chiaro e d'essere capito da chi non è scienziato? Dopo un po' Lei si annoia, fatica a comprendere e gira canale.
Il problema, in quel frangente è Suo o dello scienziato? E' di quest'ultimo che non riesce a comprendere che per essere compresi dagli altri occorre mettersi al loro livello.
Chissà, magari quello scienziato, se gli dicessero che non viene capito, risponderebbe: “non sopporto chi non capisce...”
Cordiali saluti