Ricerca personalizzata

giovedì 7 maggio 2009

STRESS

M. Alessandria

Voglio solo gentilmente chiedere un vostro parere su come comportarmi in certe situazioni lavorative in quanto probabilmente per mia inesperienza, appena avuto un lavoro che oggi mi appassiona davvero, ho iniziato a prendermela troppo ed a vedere tutto con un occhio troppo serio.
Non so come dirlo ma ogni problema è come se fosse mio e me la prendo se qualcosa non va. Il fatto è che davvero mi piace la mansione che ho e quindi trovo giusto così. Come vi dicevo però l'impegno mi stressa enormemente e quando smetto di lavorare sono uno straccio. Non sto nemmeno in piedi e questo mi procura situazioni in cui pare che io finga di essere chissà chi.
Mi date una mano a capire perchè mi accade e come fare per ridurre se non eliminare questa situazione?
Grazie

Quando diciamo di essere stressati intendiamo sempre dire che ci stiamo irritando per qualcosa, ci sentiamo depressi, stanchi. Questa situazione porta sempre a pensare che nella nostra vita c'è qualcosa che non va; qualcosa che stiamo sbagliando.
Lo stress però non è una situazione di tensione esclusivamente negativa o meglio, non dobbiamo assolutamente vederla solo in negativo. Senza lo stress probabilmente saremmo peggio. La medicina dice che lo stress aiuta a vivere ed è vero. Poco o tanto è sempre con noi e ci accompagna tutta la vita.
I problemi iniziano quando la dose di stress in noi è superiore a quanto noi possiamo sopportare. Il livello di stress infatti non è omogeneo per tutti. Alcuni schiattano per un livello molto basso, altri (tipo gli sportivi in gara) sopportano una tensione altissima senza danni.
Lo stress è un modo del nostro corpo di avvisarci che attorno a noi si stanno concentrando situazioni che vanno tenute maggiormente sotto controllo. Il nostro corpo reagisce a questi pericoli di probabile logoramento. Come se il nostro corpo dicesse : “attento a quello che fai perchè corri il rischio di crearmi problemi di logoramento. Poi non dire che non te l'ho detto!”
Lo stress avviene perchè esiste in quel momento un fattore di stimolo; una minaccia esterna che il nostro cervello registra. Un po' come un sistema di allarme antifurto che in condizioni di pericolo vicino va in preallarme. Ma non è il cervello, come si pensa, che è stressato. Il cervello fa solo la sua parte avvisando del pericolo di stress ed inviando l'informazione a tutte le parti del corpo. Ecco perchè, anche se noi diciamo che è una stanchezza mentale, in realtà in una situazione stressante o poco dopo abbiamo i muscoli che non reggono.
Dobbiamo però pensare, e questo dovrebbe essere il primo pensiero, che lo stress è quella situazione che grazie ad una forza aggiuntiva che viene scaricata in corpo può aiutarci addiritutta a salvare la vita ad altri. Lo stress quindi va visto anche positivamente salvo che non duri troppo a lungo e non sia troppo forte. In questo caso la tensione accumulata si ritorcerebbe contro.
Noi, caro M., dobbiamo abituarci a vivere con lo stress ed a governarlo. La maggior parte di noi lo subisce e ne è quindi inevitabilmente vittima. Personalmente ho sempre cercato di guidarlo, vivendo consapevolmente le situazioni in cui sentivo lo stress. Se siamo tanto pronti a riconoscerlo, non correremo mai il rischio di esserne sopraffatti.
Ricordo una tabella medica che indicava che avere la consapevolezza di vivere una situazione stressante aiuta a trovare la soluzione al 90%. Direi che non è poco.
Il nostro cervello, la più perfetta centralina mai creata, raccoglie ed elabora informazioni che poi dirama. Ad ogni informazione (stimolo) che riceve, si domanda se quella “cosa” sia o meno una minaccia. Se ritiene che non lo sia, se ne sta tranquillo e non manda avvisi in circolazione. Se ritiene che quello stimolo ricevuto possa in qualche modo essere minaccioso, comincia ad allertare tutto il corpo, avvisandolo che deve essere pronto a gestire qualcosa di non solito. Questo avviso è lo stress. Se capita una o poche volte nella giornata, non accade nulla. Se l'avviso è continuato, è naturale che tutto il corpo stando continuamente in allerta ne risenta.
Il cervello avvisa mandando stimoli che variano l'equilibrio e quindi ci “svegliano”. Maggiore produzione della famosa adrenalina; battiti del cuore in aumento, pressione più alta, respiro accelerato, maggiore aumento della percezione dei sensi, avvisi a stomaco ed intestino, meno sangue ai muscoli e molte altre cose ancora.
Come ho scritto all'inizio però, lo stress, mentre crea questi avvisi di attenzione, permette però anche un'attività più veloce del cervello; quindi possibilità di decisioni più rapide; una capacità di valutazione e di giudizio nel breve che altrimenti potremmo non avere. Porta a alta concentrazione ed aiuta anche la memoria.
Insomma, questo povero stress, qualcosa di buono riesce anche a crearlo. Siamo noi a vedere sempre e solo le cose negative!.
Se Tu, mio caro, sei tutto il giorno impegnato in un lavoro che Ti ha fortemente preso ed appassionato, è quasi automatico che il Tuo livello di stress sia costantemente alto e lo è come probabilmente lo è per migliaia e migliaia di altri lavoratori che prendono seriamente ciò che fanno.
Tutto sta quindi nella consapevolezza e nella gestione dello stesso.
Ti alzi il mattino ed immediatamente pensi al lavoro ed a quello che devi fare. Forse hai dormito male anche la notte. Ritieni d'essere assolutamente indispensabile alla soluzione dei problemi in azienda e Te la prendi a cuore per tutto. Termini il lavoro ed il buon cervello (che di Te è un po' stanco) pensa: “ meno male, per qualche ora posso starmene calmo. Avviserò tutto il corpo di rilassarsi” Ed in quel momento inizi a sentirTi uno straccio. Sei tanto stanco che non stai in piedi. Quasi Ti manca la voglia di parlare.
Eh, si, caro M.. sei proprio in una situazione in cui non sai gestire il Tuo stress.
Ti proporrei di parlare molto più spesso al Tuo cervello, durante il giorno. Prendilo un po' come l'amico invisibile che hanno certi bambini. Parlagli e digli di stare calmo; di non inviare messaggi strani che Ti sfiancano perchè tanto la situazione sai benissimo gestirla senza allerte.
Sul lavoro datti obiettivi da raggiungere ( è giusto) ma godine quando li hai raggiunti. Sorridi, rilassaTi, prendi atto d'essere riuscito in ciò che volevi e, come altre volte ho detto, premiati. Un lavoro appassionante non deve prenderci la vita. Deve occupare il posto giusto nella nostra giornata ed è quello spazio che va vissuto appieno, pronti però a tornare ad altri impegni fisici e mentali, quando è terminato.
Con l'amico stress poi, Ti ripeto, convivici scherzandoci. Ridi con lui, prendila bene e non farTi sopraffare. Sii consapevole e lo vincerai. Abbiane cura, fa parte di Te. Pensa ad un atleta che deve fare un salto da primato. Se lo vedi prima del salto è fortemente concentrato. Non vede nulla e nessuno. Adrenalina a mille, si dice. Ed è vero. Ma appena effettuato il volo, non rimane in stato di stress. IL cervello, ormai abituato, da ordine a tutto il colpo “si smobilita sino a nuovo ordine” e l'atleta torna assolutamente normale. Magari felice.
Vuoi provare ad agire così?
Ciao