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domenica 12 ottobre 2008

Formazione

Fulvio A. (loc. n. c.)
“ Leggendo alcune vostre risposte relativamente alla comunicazione e formazione, al modo di comunicare e tenere meeting, noto che chi di voi scrive non ama o apprezza i nuovi sistemi di comunicazione che vanno per la maggiore. Poiché io opero in questo settore, chiedo cortesemente di saperne di più sul motivo. Grazie”

Gentilissimo Dr. Fulvio,
è verissimo. Chi scrive non ama le nuove tecniche di comunicazione se, per nuove tecniche, intende l'uso di materiali quali la presentazione creata sul computer e proiettata in aula su uno schermo. Trovo che sia l'assoluta morte della comunicazione. Anzi, non la ritengo comunicazione ma un semplice sistema di informazione e passaggio dati. La comunicazione, come la formazione che di comunicazione vive, è tutta altra cosa. E' passione, dialogo, approfondimento, discussione, sentimento e molto altro ancora. Può per caso abbinare questi concetti al un foglio elettronico proiettato su uno schermo?
Mi sono accorto che queste tecniche vengono usate e gradite proprio dai giovani perchè, non riuscendo a gestire un gruppo di lavoro; una sala o un meeting, tendono con questo sistema a dire senza essere interrotti ed a comunicare, con qualche colore o parola che entra e esce, tra una sorpresa e l'altra, quello che non saprebbero dire direttamente. Spesso ci si trincera dietro qualcosa che dà sicurezza per paura di ciò che può uscire da uno scambio di opinioni e quello che dà sicurezza oggi è proprio il gestire un meeting attraverso l'uso del computer.
Se però Lei, Dr. Fulvio, si svestisse dei Suoi abiti e si domandasse, non tanto quanto piace questo sistema di presentazione ma piuttosto quanto resta nella testa, di quanto presentato con questo sistema, probabilmente rimarrebbe sorpreso negativamente. Il fatto, come penso d'aver già più volte detto, è che seguendo sullo schermo le listate che appaiono e spariscono, tendenzialmente si legge e, se si fa una valutazione, non è mai sui contenuti ma sulla presentazione e cioè se questa è stata ben colorata, allegra, divertente.
D'accordo se dobbiamo presentare dati; meno bene già solo se gli stessi dati dobbiamo analizzarli; male se dobbiamo discutere con i partecipanti per coinvolgerli sui temi della riunione. I dati proiettati (vale la stessa cosa per le diapositive di un tempo, per carità) sono freddi. Le stesse frasi, gli stessi concetti, appaiono privi di vita. Non si discutono. Sono stampati e le cose stampate si leggono e basta. Non c'è vita, non c'è calore.
Provi a prendere le stesse cose che presenta attraverso lo schermo e le scriva a mano, con grossi pennarelli su dei fogli di una lavagna e mentre ne parla, li sottolinea; si sofferma su un punto, aggiunge punti esclamativi, li circonda; li cancella, Provi a scrivere una sola parola su un foglio e su questa, facendo parlare i convenuti o stuzzicandoli con una semplice domanda, rimanerci un'ora sino ad arrivare a chiarire perfettamente ciò che voleva dire; ecco, provi a fare questo e vedrà, se ci riesce, che sarà chiaro perchè non ritengo le tecniche che Lei dice, adatte alla comunicazione (che entrambi conosciamo). Se invece deve comunicare quattro dati è sufficiente che li scriva su un foglio e li spedisca a casa delle persone, anziché far loro perder tempo per leggerli su uno schermo.
Tutto qua.