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lunedì 27 ottobre 2008

Compromessi, perchè?

XXXXXX (loc. n.c.)

Salve,
Ho lavorato per una ditta di pulizie per un periodo non in regola (pur essendo retribuita come se lo fossi).
Ad oggi dopo due mesi circa di lavoro in regola visto che la situazione è diventata per me insostenibile a causa loro ,volevo chiedervi: mi spetta la quattordicesima per il periodo in nero? il versamento dei contributi per quest'ultimi mi verrà considerato? Il preavviso con quanti giorni deve essere dato e con che modalità? visto che sul mio contratto non c'è scritto nulla.

Gentilissima,
Non avrei voluto risponderLe, poi ho capito che questo caso può, in realtà, essere utile a tanti altri giovani per cui lo faccio, anche se malvolentieri.
Non diamo risposte relative a problematiche di contratto perchè le norme che li regolano esulano dalle ns. competenze.
Tuttavia ci sentiamo di dirLe che, avendo Lei accettato di lavorare in nero per quel periodo, di fatto si è resa complice di una frode e quindi, purtroppo per Lei non credo possa pretendere nulla.
Può darsi che un sindacato possa aiutarLa sulla questione, facendoLa magari uscire senza problemi da questa situazione, ma Lei dovrebbe comunque fare una denuncia.
Potrebbe, volendo, far solo presente al datore di lavoro che Lei si aspetta, ( mi sembra di capire che il rapporto si andrà a rompere) , il conteggio della quattordicesima anche su quel periodo ma....non può avere la forza di insistere.
Anche il pretendere che vi siano oggi versamenti di contributi sul nero fatto in passato, per un periodo piuttosto lungo,....mi pare un po troppo. Se ci fossero, di fatto, il datore confermerebbe quello che ha fatto.
Insomma, un bel pasticcio in cui ci si butta senza pensarci ,salvo poi pretendere.
Il preavviso, avendo Lei lavorato ufficialmente solo due mesi, penso proprio sia ininfluente. Trovo però che, al di là dei problemi (e sopratutto se vuole ottenere qualcosa) sia giusto che Lei dia un preavviso anche minimo per dimostrare comunque la Sua correttezza. Potrebbero essere anche dieci o quindici giorni.
Visto che si è trattato di un rapporto "tutto particolare", anche la modalità del preavviso può esserlo altrettanto: solitamente va fatto per iscritto a mezzo raccomandata, ma nel Suo caso magari anche a voce. Mi chiedo però perchè mai ci si debba mettere in queste situazioni. E' vero che il lavoro può mancare ed è vero che, piuttosto di niente, si accetta tutto, ma così facendo si dà forza ai furbi per divenire ancora più furbi ed ai deboli di continuare ad esserlo.
E' vero, come dice, che era pagata come se fosse in regola, ma il Suo datore non ha fatto versamenti (guadagnando due volte) e Lei non ha accantonamenti pensionistici per quel periodo. Ora magari può essere abbastanza ininfluente ma, col passare degli anni vedrà che anche per quel periodo Le sarebbe stato utile averli. E se, sempre in quel periodo Le fosse accaduto qualcosa? Un banale incidente sul lavoro? Come la metteva?
Penso sempre che i furbi ci sono perchè ci sono persone che lo permettono, andando contro il loro stesso interesse. Calcoli che permettere che accada questo significa poi ritrovarci tutti a pagare qualcosa come dieci punti in più di tassazione di ciò che dovremmo se tutti pagassero regolarmente. Accettare il nero per poi magari lamentarsi contro le tasse troppo alte è quanto di più illogico ci sia ed il cui costo cade sulle spalle di chi lo accetta ma anche di chi non pensa d'accettarlo. Si ricordi: tutti pagheremmo 10 punti in meno di tasse se pagassimo tutti regolarmente. Mi auguro che Lei abbia capito che non valga proprio la pena di avvantaggiare qualcuno che già può, per andarsi a mettere in queste situazioni. E ciò che scrivo spero serva anche ad altri che leggeranno questa risposta che, confesso, mi lascia l'amaro in bocca e tristezza nel cuore.