Ricerca personalizzata

giovedì 27 novembre 2008

PROGETTI IN PROPRIO

Silvia Milano
Buongiorno, mi chiamo Silvia ho 27 anni.
Prometto che nonostante sia donna cercherò di non rubarle tempo con informazioni divaganti
Nasco scolasticamente grafico pubblicitario e divento felicemente grafico designer. E' quello che ho sempre voluto fare. È quello che so fare. Nel percorso di crescita mi sono accorta però che mi mancava qualcosa; quel qualcosa è fare qualcosa per gli altri, il mio lavoro è sicuramente divertente, creativo ma come dire... non tocca di sicuro il campo sociale. Questo è stato motivo di lotta interna per parecchio tempo, finché dentro di me è nato un progetto che a poco a poco si è delineato perfettamente nella mia mente. Sorprendentemente è un progetto si con carattere sociale ma con base turistica. La parte razionale di me rifiutava l'idea ma poi ha vinto lei.
Così mi sono iscritta alla facoltà di scienze del turismo, perché sarebbe stato molto stupido buttarmi su un campo per me totalmente sconosciuto e nel frattempo ho trasformato il mio lavoro full time di grafico in part time proprio per studiare. Per vari motivi, la settimana scorsa, ho concluso la collaborazione part time dopo quasi 3 anni in full-time e circa 1 e mezzo in part time. E adesso? Fare solo la studentessa non me lo posso permettere e non lo voglio.
Perseguo un sogno sì, ma non posso permettermi di trascurare il mio mestiere attuale sia per questioni economiche sia perchè è un lavoro che richiede "allenamento" come dire, bisogna stare al passo se no rientrarci è complicatissimo.
Strada possibile:
Vorrei studiare, fare il grafico free-lance e puntare soprattutto a clientela affine al turismo (ristoranti, agriturismi, B&B, cascine, cantine ecc...). Cominciare così per poi cercare tramite eventuali agganci di creare dei tour, piccole gite di 1/2 giorni qui in Lombardia, per target secondo me poco sfruttati: famiglie, anziani (non si tratta di quelle gite che cercano di venderti di tutto). Il tutto gestito da me,sola o con la collaborazione di una mia compagna di università dello stesso corso e un'altra amica che ha il patentino per fare la guida turistica.
Che ne pensa?
A livello di posizionamento fiscale cosa devo fare?
C'è un nuovo regime fiscale per piccoli imprenditori e professionisti, ho cercato di documentarmi ma su internet o altrove trovi informazioni ma da lì a capire in pratica cosa bisogna fare, c'è un abisso. C'è qualcuno che mi potrebbe seguire sotto questo punto di vista? Forse ho omesso un informazione importante: sono senza una lira...euro e non posso andare da un commercialista. Tra qualche mese spero mi arriverà la liquidazione che non sarà un granché e che mi servirà per sopravvivere in questo periodo non produttivo e per altre questioni personali che ho già in ballo. A chi rivolgermi?
Questo è il quadro.
Per concludere ci tengo a ringraziarla comunque per il servizio e mi permetto di darle un parere sulla sua vetrina: il blog, una sorta di scambio di consulenza
Prima di decidermi di scriverle ho cercato informazioni che potevano essere affini alle mie ricerche ma non ci sono riuscita e ho notato che spesso qua è là lei inizia con un "ho già risposto a questo.. " il dover ri-rispondere è per lei sicuramente un' ulteriore perdita di tempo e questo può esser dato sia dalla sbadataggine degli utenti ma anche dal fatto che è difficile focalizzare subito le informazioni. Questo può esser dato da un indice un po' vago e dal fatto che gli articoli sono catalogati per mesi (informazione poco utile) piuttosto che per argomenti. Ha mai pensato a farlo diventare un sito? con gli sponsor che ha se lo ripagherebbe subito. Se avesse bisogno di consulenza sa che io sono a disposizione!
buona giornata

Cara Silvia,
sei grafico designer ma c'è qualcosa in te che non Ti rende soddisfatta. Cerca e ricerca e scopri che non sei contenta di quello che fai e che sai fare, perchè Ti manca il far qualcosa per gli altri: il sociale. Anzi, a dire il vero, le Tue esatte parole, che sono poi il nostro “io” messo su carta, dicono che il Tuo lavoro “non tocca di sicuro il campo sociale”.
Fermiamoci qui. Forse si, forse ciò che fai non tocca il campo sociale ma non deve però necessariamente toccarlo. Non è che tutto ciò che si fa debba avere quel fine. Apprezzabilissimo ma non obbligatorio. Noi svolgiamo determinati lavori e, se vogliamo, a fianco di questi possiamo usare il tempo rimanente per inserirci nel sociale. Non per forza il lavoro deve esserlo.
Tu avevi un lavoro da quattro anni. E' finito e mi spiace perchè pur mantenendolo avresTi potuto svolgere qualcosa nel sociale, tenendo separate le due cose ma facendole entrambe.
Ora Ti sei iscritta a scienze del turismo per quel progetto che Ti frulla in testa. Hai due amiche che potrebbero aiutarTi e chiedi cosa ne penso.
Il progetto di per sé non è nuovo. Raccogliere persone (anziani e famiglie) per far loro fare brevi gite in Lombardia credo sia stato fatto e continui ad essere fatto da coloro che, in questo settore, sono specialisti: i parroci. Aggiungici le agenzie di viaggio che stanno dalla mattina alla sera a pensare come raccattare qualche soldo in più e che organizzano addirittura i pullman per assistere ai programmi televisivi in studio; per finire alle gite che Tu stessa sai essere organizzate per poi vendere qualcosa ai partecipanti. Insomma, il settore è già, se non sovraffollato, quantomeno ben coperto. Tieni inoltre presente che il target a cui Tu miri non è per eccellenza quello più premiante.
Se vuoi entrarci devi assolutamente trovare quel qualcosa in più che gli altri non danno e che giustifichi la scelta dei viaggiatori verso Te piuttosto che verso altri. Ed è su questo che punterei se fossi in Te. Trovare, prima di tutto un “plus” che Ti differenzi.
Sul fatto del sociale però c'è ben poco, scusa se Te lo dico, in quello che hai in testa, così come in ciò che fanno altri. Se Ti butterai in quest'idea dovrai pur viverci e guadagnare. Non potrai farlo a utile zero altrimenti non camperesTi. E quindi, se il Tuo lavoro prevederà un utile, di sociale non c'è più nulla.
Chiariamo che fare qualcosa di sociale significa fare qualcosa gratuitamente per gli altri mettendo a disposizione se stessi o parte del proprio tempo. Ognuno può avere un proprio lavoro e fare qualcosa di utile per la comunità, nel dopo lavoro.
Detto questo, se l'idea Ti piace, puoi studiarla a tavolino con le Tue amiche, organizzarla per benino, trovare, come dicevo, le motivazioni del perchè i clienti dovrebbero preferire viaggiare con Voi piuttosto che con altri, ed infine se tutto è OK, iniziare con qualche tour di prova.
L'idea di proseguire lo studio ed il lavoro part time per approfittare di conoscenze e iniziare i tour la trovo corretta. Trovo però difficile voler far tutto col rischio di far tutto male.
Lo studio porterà via tempo ed ancor di più, te ne accorgerai, Te ne toglierà la ricerca di clienti per il lavoro. Credo quindi che Te ne rimarrà davvero poco. Personalmente punterei prima al lavoro. Mi butterei a capofitto alla ricerca dei clienti (credimi sarà davvero difficile) e metterei tutte le mie forze a creare una base di clientela che possa divenire lo zoccolo duro e che mi garantisca un minimo di utile. Quando le cose si saranno sistemate e potrai fare affidamento su certe entrate sicure, potresTi volgere la mente altrove.
Tra amici è bello “giocare a”. Vorremmo far questo, far l'altro. Io mi occuperei di questo; tu invece dell'altro ecc..ecc.... Spesso è un gioco che serve nelle relazioni sociali. Quando poi si decide di mettere in pratica il tutto ci si accorge che non è così semplice. Non esiste, ad esempio, iniziativa che non abbisogni di un capitale. Poco o tanto, occorre e Tu dici di non averne e, semmai ne avessi in futuro, servirà per altro. Non esiste iniziativa che non debba essere super pianificata per bene nelle strategie come nei piani di marketing per capire il grado di rischio di impresa ed il ritorno che se ne può avere.
Insomma, io studierei, lavorerei e continuerei con le amiche a costruire questo piano simbolico di lavoro. Lo farei seriamente, per carità, con tanto di tempo libero dedicato allo studio dell'idea ma lo vedrei ancora, in questo momento della Tua vita, come lo studio di strategia di un bel gioco.
Per portare avanti l'idea hai cercato informazioni ma non hai trovato nulla. E' certo, anche perchè per avere informazioni devi spiegare per bene cosa vorresTi fare e in internet non puoi.
Posso dirTi che la Regione Lombardia molto spesso mette a disposizione di giovani con idee, possibilità di ottenere fondi per inziative. Anche la Comunità Europea ha di questi aiuti.
DovresTi quindi andare ad informarTi alla Camera di Commercio della Tua città per sapere se esistono fondi disponibili; a chi possono essere concessi, e tutto quanto ruota attorno. PotresTi scoprire altre possibilità.
Solitamente sono molto disponibili e non esistono difficoltà.
Ed eccoci alla parte finale. Come venditrice potresTi essere brava perchè hai parlato di tante cose eppoi, alla fine, hai buttato lì la Tua proposta.
“E' un po' faticoso cercare nel sito le lettere che possono essere di interesse, L'indice è vago; le lettere sono catalogate per mese. (Problemi fatti affiorare) Perchè non farlo diventare un sito? (Lancio dell'idea) Con gli sponsor ci guadagnerebbe (Ecco il plus per stimolare la decisione) Se avesse bisogno, sono a disposizione. (finale con tentativo di offerta).
Brava. Così mi piaci.
Ci sono però delle precise scelte e vincoli per come è fatto il sito o blog che dir si voglia. Innanzitutto non si è voluto creare un vero blog in cui tutti possono dire la loro. Lo scopo dello spazio era quello di dare o cercare di dare aiuto ai giovani in alcune materie specifiche elencate nel sito stesso. Aiutarli a superare le difficoltà del primo lavoro o aiutarli ad inserirsi. Poi, strada facendo, le richieste sono arrivate anche da chi forse non è più un ragazzo e sopratutto, al di là delle materie specifiche, le richieste si sono molto spostate su tematiche che concernano i rapporti interpersonali. Permettere a chiunque di interagire attraverso un blog dicendo la sua non è salutare per chi cerca aiuto. In interenet si trovano già montagne di fesserie; si calcola che almeno l'80% di ciò che è pubblicato contenga inesattezze o vere e proprie stupidità che rimarranno in eterno e che possono confondere. Noi non volevamo che questo accadesse nello spazio che abbiamo voluto creare in modo serio per cercare di dare un aiuto serio.
Sul fatto della difficoltà di ricerca per l'elencazione non ben catalogata delle tematiche, devo dirTi che è stata voluta, sadicamente, da me.
Viviamo in un mondo di pigrizia in cui ci si aspetta che tutto sia pronto all'uso. Voglio una cosa, clicco ed eccola pronta. Ordino ed ottengo. Non c'è più la voglia di ricerca. Io penso che se un giovane non ha voglia di cercare non ha neppure voglia di migliorare, acculturarsi o risolvere un problema. Ho voluto quindi che accadesse proprio questo. Anche i titoli a volte sono ambigui proprio per incuriosire e far aprire lettere che magari non rispondono a ciò che si cerca. E sai perchè? Perchè molto spesso, più di quanto ci si immagini, leggere cose che al momento riteniamo non per noi, ci può far scoprire qualcosa che non sapevamo; qualcosa può finire per interessarci o qualcosa che, messo nei cassettini della memoria, ci servirà un domani per superare una situazione diversa.
Se ognuno cercasse solo nel settore che gli compete, potrà forse migliorare ma non allargare i propri orizzonti. Potrà divenire un ottimo tecnico, uno specialista di quello specifico settore ma (stia attenta) se si vuole avere di più occorre sapere di più. Un venditore ad esempio, per riuscire bene ed avere possibilità di sviluppo non deve pensare solo a vendere ma deve pensare a gestire la propria zona ed il proprio lavoro come se lui fosse il direttore vendite di se stesso. E' l'approccio mentale diverso che aiuta a lavorare meglio ed a crescere.
Quindi, cara Silvia, purtroppo non ho bisogno del Tuo aiuto perchè non cambieremo il sito ma hai fatto bene a proporTi perchè mi ha dato modo di capire qualcosa in più di Te.
Davvero in bocca al lupo.