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martedì 9 febbraio 2010

VITA D'UFFICIO

Loredana M. Lodi



“Gentilissimi signori, mi rivolgo a voi perchè non saprei a chi rivolgermi per avere un parere. Sono giovanissima. Ho ventuno anni. Sono ragioniera e sto proseguendo gli studi universitari. Ho iniziato da poco a collaborare in un ufficio commerciale. Sono stata assunta per supporto ad un'impiegata che opera da anni in azienda. E' una persona di circa quarantacinque anni; a mio parere ben inserita ed introdotta.
Operando al suo fianco vedo che sa gestire molto bene tutto e, probabilmente, non avrebbe bisogno di aiuto. Capisco che chi è nuovo deve accettare le cose più semplici, pur di imparare, ma nel mio caso io sono tutto il giorno a guardarla. Servo solo quando devo preparare i caffè; rispondere al telefono per poi passare le chiamate a lei e per prendere gli appuntamenti al nostro superiore, sempre che non siano appuntamenti importanti, nel qual caso è lei che li prende.
Dopo alcune settimane di questo andamento, un giorno il nostro capo mi ha chiamata in ufficio per sapere come andavo e se mi ero inserita. Mi sono trovata nell'imbarazzo perchè se avessi detto che tutto andava bene per non creare problemi alla collega, avrei detto una bugia e se avessi detto che trovavo inutile il mio impegno visto che faceva tutto l'altra, avrei potuto o essere mandata via io oppure prendersi una lavata di capo la collega.
Il mio capo visto che ero piuttosto in difficoltà ha aperto lui il discorso, dicendo che nel tempo io avrei dovuto sostituire la collega che, per tanti motivi, non poteva continuare, visto che aveva grossi problemi con le moderne tecniche e sistemi on line. Mi è stato poi chiesto l'assoluto riserbo sulla cosa e tutto è finito li.
La collega ha cercato diverse volte di sapere cosa aveva voluto il capo da me ed io ho sempre finto di niente ma dato che l'esperienza affina queste cose, penso che lei abbia capito che qualcosa non va. Infatti, da allora, mi tiene ancor meno vicina a lei. Infatti non mi insegna nulla, è piuttosto sgarbata nel senso che finge cortesia che si vede lontano un miglio essere falsa e se c'è qualcosa che non va, scarica su di me le colpe.
Cosa devo fare? Non voglio essere responsabile di un suo licenziamento ma non voglio nemmeno iniziare la mia vita lavorativa con una situazione che mi sta già creando stress. Vi ringrazio per quanto potrete indicarmi.”


Cara Loredana,
la storia si ripete ed è vecchia come il mondo. In ogni ufficio c'è l'impiegato di una certa età; c'è una dirigenza che per vari motivi vuole in qualche modo accantonare o sostituire qualcuno che, secondo lei, non è all'altezza e c'è il nuovo arrivato che sistematicamente ci va di mezzo sopratutto con un primo approccio al lavoro che gli fa capire com'è bello non lavorare.
Spesso il giovane viene messo apposta affinchè chi è lì capisca, senza che gli venga detto, che prima o poi deve andarsene. E' un po' la guerra del “faccio ma non dico”; degli avvertimenti trasversali e dei tentativi convincere qualcuno ad andarsene senza licenziarlo.
Difficile un aiuto, credimi, perchè c'è poco da aiutare. Posso dirTi di tener duro ed eventualmente, tra non molto, chiedere un colloquio col Tuo Capo per fargli presente come stanno le cose realmente. C'è però un problema: il fatto che la Tua collega, dubitando che qualcosa non va, tiene per sé i compiti e la gestione e questo non Ti permette di crescere. Parla anche di questo col Tuo Capo facendo presente che Tu vuoi entrare realmente nel lavoro e, se questa situazione non Te lo permette, dovrai cercare altrove.
Cosa che comunque Ti suggerisco perchè non c'è nulla di peggio che trovarsi in situazioni come quella di cui scrivi.
Poi anche, se vuoi fare un tentativo, parlare con la Tua collega, dicendoLe solo che Tu sei lì per imparare non per rubarLe il posto e vorresTi solo che Lei Ti aiutasse. Falle capire con gentilezza che non comprendi questo Suo modo di fare e chiedi di darTene una ragione. Fallo con estrema cortesia e può darsi che Lei si apra. Ho visto alcune volte situazioni sbloccarsi proprio in questo modo. Poi, l'azienda agirà come ne avrà voglia e la collega di conseguenza, senza però che la vita tra Voi venga vissuta perennemente in tensione per qualcosa che non dipende ne da una ne dall'altra. Tu puoi renderTi totalmente disponibile ad insegnare a Lei ciò che Tu sai sul mondo del commercio on line chiedendo in cambio che Lei Ti insegni la gestione d'ufficio. Alla fine, entrambe ne uscirete più complete, con maggiori conoscenze e pronte, ad esempio, ad altre esperienze.
Ciao