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martedì 8 dicembre 2009

TORNARE SUI PROPRI PASSI 2

Michele (Loc. dichiarata)

Buongiorno,
faccio seguito alle mia mail del giovedì 21 maggio 2009 TORNARE SUI PROPRI PASSI?
chiedendo un ulteriore aiuto in seguito ad una inaspettata situazione che si è verificata. Le ho chiesto allora consiglio su come gestire una situazione lavorativa "nuova" che  si era  rivelata fallimentare. Ho seguito il suo consiglio e non sono "tornato sui miei passi" ma ho cercato una nuova soluzione e con molta fatica sono riuscito a venire fuori ed essere assunto in una azienda concorrente della mia prima, azienda nella quale adesso mi trovo bene, pur nutrendo qualche dubbio sul fatto che il prodotto sia allineato alla massa avendolo messo in paragone col primo che vendevo (un po' la Ferrari e la Punto). E adesso viene il bello, dopo solo 3 mesi di lavoro nel nuovo posto, dove sono ovviamente partito dal ruolo di venditore "alle prime armi", ricevo una inattesa telefonata dalla mia prima società, che mi propone un ruolo da responsabile di area con ovvi vantaggi sia economici che professionali rispetto alla situazione attuale. Il tutto perchè il mio vecchio capo in seguito ad una promozione ha indicato all'azienda me come consiglio sulla sua successione. E adesso che fare? Poca serietà? Cosa faccio con quei clienti (certo pochi) che in questi  3 mesi ho incontrato nuovamente col nuovo incarico e ai quali ho raccontato il perchè ho fatto questo doppio passaggio (che adesso sarebbe un triplo passaggio)? Come reagiranno i colleghi dell'ufficio che di fatto si sentiranno scavalcati da qualcuno che era andato via? Ma alla fine è meglio puntare sulla Ferrari o sulla Punto (anche se leggendo i suoi post la risposta è chiara)... Insomma è meglio accettare o rifiutare quella che di certo potrebbe essere una opportunità?
Grazie mille del suo aiuto, veramente importante per noi giovani.



Ed eccoci al dunque, caro Michele!
La vita va avanti e le situazioni che ci presenta ci fanno qualche volta trovare in questi imbarazzi. Per fortuna, almeno in questo caso, piacevoli perchè qualunque cosa Tu decida, lo farai cadendo sul morbido. Riassumiamo un poco la storia per chi magari non ha letto la precedente Tua richiesta.
Ti trovavi in un'azienda in cui, dopo un certo periodo (se ricordo 4 anni) non avevi più stimoli. Ed allora, il dubbio. Rimango o cerco altrove. Avevi cercato , ma la successiva opportunità non era stata all'altezza delle tue aspettative. Da qui la Tua richiesta di aiuto. Che faccio? Rimango o cerco di tornare? E la mia risposta era stata semplice. Non si torna indietro, se si può. Gli errori fanno parte della vita e sono “esperienza”. Così, sei riuscito, dandoTi da fare, a trovare una terza opportunità, sempre nell'ambito delle vendite e...in concorrenza con la prima azienda. In questa azienda stai bene anche se hai qualche dubbio sui prodotti che non sono “Ferrari” come quelli commercializzati dalla prima azienda ma solo “Punto”. Il fatto che Tu oggi stia bene Ti copre le spalle. Ma ecco il fattaccio. Quella maledetta prima azienda si rifà viva. E, per crearTi un po' di problemi, non Ti dice di tornare e basta ma Ti dice: “torna che Ti metto in una posizione ottima”. (Pensa quanti lettori in questo momento sogneranno di potersi trovare prima o poi nella Tua posizione!) E adesso che fare? Io avevo risposto che non si torna sui propri passi dopo pochi mesi per ripassare dalla seconda alla prima azienda. OK? Ma Ti avevo anche detto che se proprio lo avessi voluto, avresTi dovuto far si che fosse l'azienda a cercarTi. Così è accaduto e Tu non sei nemmeno più nella seconda azienda. Dobbiamo fare qualche riflessione da diverse angolazioni prima del mio personalissimo parere.
Il Tuo precedente Capo forse si è reso conto della Tua validità solo essendo stato lui promosso, nel momento in cui doveva trovare un sostituto. Forse avrebbe potuto perorare prima la necessità di tenerTi. Ma le cose non sono mai sempre logiche e forse Ti ha lasciato andare proprio perchè, non sapendo della sua promozione e dello spazio che ne sarebbe venuto, non vedeva per Te possibilità di sviluppo. Un Capo, in questi casi, se è corretto, deve preferire lasciar libera la persona che vale piuttosto che tenerla legata.
L'azienda forse è stata un po' miope, ma....richiamandoTi Ti dà atto delle Tue capacità.. Sapeva forse di non poterlo fare offrendoTi la stessa posizione ma qui si tratta di altro e quindi è una mossa da tentare e l'azienda tenta.
Veniamo ai clienti. Oggi stai visitandone alcuni che incontravi prima e con cui probabilmente avrai detto qualche parola sulle scelte fatte. Se hai detto loro di essere uscito dalla prima azienda in quanto demotivato o senza stimoli, non vedo problemi eventuali a dire che torni, visto che lo potresTi fare con un incarico maggiore.
E veniamo agli ex colleghi d'ufficio che si troverebbero a vederTi tornare, scavalcandoli. Certo non è bello, ma....non è nemmeno colpa Tua. C'era un'opportunità in azienda ed anziché pensare a loro, l'azienda ha pensato a Te. Se proprio devono prendersela con qualcuno dovranno prendersela con l'azienda o con se stessi. Ma Tu non c'entri proprio. Sei uscito non trovando più stimoli. Hai fatto altre esperienze ed in questo momento non sei a spasso ma lavori. Magari dovranno far loro qualche esame di coscienza sul Tuo eventuale ritorno.
Si sentiranno senz'altro scavalcati da uno che era andato via ma anche da uno che l'azienda ha deciso di riavere. Non so com'erano i Tuoi rapporti con questi colleghi ma se tutto era normale, potresTi aver la possibilità di spiegar loro cosa hai fatto e come Ti sei dato da fare.
In ogni caso, la Tua scelta non può tener conto dei loro giudizi che, senza dubbio, non saranno benevoli e che Tu devi accettare. Una alzata di scudi dovrai eventualmente aspettarTela; questo è logico e sicuro. Chi non avrebbe da ridire? Se noi possiamo dar colpa ad altri delle nostre incapacità, uscendone quindi incolpevoli, lo facciamo, eccome!
Veniamo al Tuo curriculum. Ti avevo scritto che non è gradevole vedere una persona che lascia un'azienda, va in un'altra e dopo pochi mesi torna dalla prima. Le motivazioni le ho dette e non le ripeto, tanto le sai. Le cose però non sono più come allora. Ricorderai che avevo anche scritto che diverso sarebbe stato se Tu Ti fossi trovato nella condizione di tornare con una posizione superiore. Ebbene, oggi sei in una terza azienda e torneresTi alla prima con un incarico maggiore. Movimenti di lavoro, a questo punto, accettabilissimi perchè dovuti a responsabilità maggiori e quindi al riconoscimento della prima azienda, del fatto che Tu Te ne eri andato proprio per trovare stimoli nuovi che forse loro non potevano darTi all'ora.
C'è però un altro incomodo, in questa situazione, a cui Tu non accenni: l'attuale azienda con cui collabori da tre mesi. Poveretta, magari pensa d'aver risolto i suoi problemi ed ecco che forse...tutto svanisce. Oltretutto, pur non vendendo la Ferrari ma solo la Punto, tutto sommato Tu Ti ci trovi bene, Cosa diresTi? Me ne torno dal vostro concorrente oppure me ne vado per altri motivi, senza dir altro? Accidenti che pasticcio!
Personalmente, se dovessi andarmene, direi la verità. Mi hanno offerto una posizione che non posso rifiutare. Magari Ti chiederanno le condizioni e cercheranno di contro-offrire. In questo caso presenta sempre condizioni più alte di quelle che effettivamente prenderesTi perchè, se proprio dovessero rilanciare, almeno Ti troverai a fare una scelta guadagnando di più.
E, sempre che Tu voglia andarTene, potresTi anche dir loro che, essendoTi comunque trovato bene nell'ambiente, li aiuterai a trovare un sostituto (magari qualche Tuo ex collega d'ufficio della prima azienda che, sapendo dell'opportunità, Ti ringrazierà d'averglielo detto).
Dici che leggendo i miei post la risposta che darò Ti è già chiara. Non essere tanto sicuro. Non c'è mai nulla di certo. Ogni situazione va vista nel proprio ambito. Ciò che viene detto per una situazione può non valere per un'altra che pare simile.
Io non tornerei, ma io sono io e quando devo valutare una situazione per dare un suggerimento non posso tener conto di come agirei per me ma devo pensare cosa può essere più giusto per la persona che chiede aiuto. Ed eccoci finalmente al suggerimento: analizza bene il contesto aziendale della Tua ex azienda. Tu ne sai più di altri. Conosci il Capo che potresTi avere; conosci l'ambiente, i prodotti, il grado di serietà del management, e sopratutto se, in quella nuova posizione potrai riuscire a trovare quegli stimoli che non avevi più. Se le risposte che Ti darai saranno positive, se fossi in Te, tornerei. Chiedi ovviamente un incontro, facendo capire che non lo chiedi per dire si ma per approfondire le condizioni, il ruolo ed il job. Fatti un tantino desiderare perchè Ti renderà più prezioso. Prometterai poi di pensarci in breve. Volendo potrai anche permetterTi di rilanciare un pochino, ma è un gioco che puoi fare se Ti senti sufficientemente abile nel farlo. Certo è che la nuova mansione deve darTi ben di più della precedente o di quella attuale sia in termini di guadagno che di possibilità future. Le cose si sono mosse per il verso giusto e le situazioni sono cambiate. Patti chiari, comunque. Verifica bene le condizioni e, comunque lascia capire che torni in virtù dell'aumentato incarico, in quanto ritieni che questo Ti dia ciò che in precedenza Ti aveva allontanato: mancanza di stimoli e non volontà di rimanere per scaldare la sedia. (Oltretutto queste motivazioni fanno sempre scena)
Non vedo, nel Tuo caso, negatività a ciò che potresTi decidere di fare proprio perchè tutto si è messo a girare nel modo giusto e si sono avverate le cose di cui avevamo parlato nella precedente risposta.
In ogni caso, qualunque possa essere la Tua decisione, cadrai sempre in piedi. Quindi....cosa vuoi di meglio!
In bocca al lupo.