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giovedì 1 maggio 2008

Negozio

ROMANO M. (loc. n.c.)
“.....sono subentrato nell'attività di famiglia; un negozio in pieno centro nelle mia città L'ho fatto forse anche per non deludere i miei genitori ma anche perchè voglio poter proseguire l'attività. I tempi sono però cambiati rispetto a quando, bambino, andavo nel negozio e vedevo i miei indaffarti senza un attimo di tregua. Oggi, con l'avvento dei centri commerciali, sta morendo tutto. Sono state fatte iniziative, ma non sono servite. Posso avere un suo parere? Cosa si potrebbe fare?....”

Caro Romano,
la Tua realtà è quella di molti negozianti. Un tempo essere in centro significava sicurezza di guadagno. Oggi le cose sono davvero cambiate. Quello che non è cambiato e non cambia purtroppo è la mentalità del negoziante. I Centri commerciali lavorano fuori dalle città, quando tutti avrebbero messo la mano sul fuoco che la gente non si sarebbe mai spostata per andare lontano. Invece, la gente va.
Va perchè contrariamente a ciò che pensano alcuni negozianti, si trova bene.Se i negozianti analizzassero la cosa vedrebbero che i negozi nei centri commerciali non sono affatto diversi da quelli in città. Bene o male sono le stesse catene ed anche gli stessi prezzi. Allora, perchè lavorano? Non è un problema di prezzi, non è un problema di reperibilità di marche... Lavorano perchè il centro commerciale fa ambiente. E' caldo, simpatico, allegro; i negozi sono senza porte.... Insomma, è come paseggiare in un grande salotto. Bar, ristorantini, pizze al taglio.....tutte cose che nelle città, anche in centro, stanno scomparendo. Prendi la via centrale della Tua città. Non la conosco ma probabilmente sarà una fila ininterrotta di boutique. Cambiano i nomi ma la merce, alla fine, è tutta uguale. E tutto il resto, dove è finito?
Dici che sono state fatte iniziative per far tornare la gente... Inutili davvero, caro Romano, perchè vedi, si possono fare tutte le iniziative che si vuole, per cambiare, ma è la testa dei commercianti che andrebbe cambiata. Invece l'iniziativa, quando è fatta, è solo esterna al negozio. Ma dentro, tutto rimane uguale. Guai a toccare qualcosa. Si mette un addobbo in fondo alla via; magari si chiamano due saltimbanchi; uno strimpellatore; un paio di luci colorate e ci si aspetta che la gente accorra. Se la gente arriva e guarda all'interno dei negozi, vede le stesse facce, magari tristi, e nulla che faccia riferimento a ciò che accade fuori. No, Romano, così facendo, il centro delle città si spegnerà ancor di più.
Vuoi provare Tu ad essere il primo a far qualcosa? Allora, fai entrare anria nuova nel Tuo negozio. Scioccherai qualcuno, avrai altri che rideranno ma, come si dice, meglio sbagliare che non far niente. Pensa al Tuo negozio (che in altra parte della Tua lettera mi dici molto grande) esattamente come un salotto, un bar, un punto di ritrovo in cui tutti possono entrare, anche a far due chiacchiere e, visto che ci sono, semmai acquistare. Invita artisti a fare qualche piccola esposizione, presenta angoli del negozio con prodotti di altri negozi con cui avrai fatto uno scambio di articoli in esposizione, ad ogni acquisto offri uno sconto sul successivo; invita tutti coloro che sanno, ad esempio, suonare musica piano bar, ad esibirsi da te. E' pur sempre per loro una bella possibilità di farsi conoscere. Metti un angolo bar.....insomma, fai che la gente anziché dire ci troviamo all'angolo, dica “troviamoci da Romano, dentro il negozio....”
Puoi sbizzarrirTi e lasciare gli altri negozianti tristi a pensare che bastano due striscioni e tanto “muso” per far tornare i clienti.