Ricerca personalizzata

lunedì 5 luglio 2010

NEGOZIANTE CHE PASSIONE 16

L.C. Ancona

“.....In passato ho letto alcune sue risposte relativamente a ciò che riguarda il lavoro del negoziante o a tematiche simili. Erano però risposte frazionate che tenevano conto delle domande che venivano poste.
Ora, da quando ho iniziato a leggere quel suo racconto, tra l'altro bellissimo e utile, del profilo del buon venditore, mi sto chiedendo se non può scrivere il profilo del buon negoziante o se non può, con la sua fantasia, riunire tutte le raccomandazioni che possono essere fatte ad un negoziante in un solo testo, proprio come quello del venditore. Sarebbe utile a me ma anche a migliaia di altri negozianti. E' possibile? Ci può pensare?
La ringrazio per la risposta che attendo.


Fine quindicesima parte




Forse avevo proprio bisogno di un caffè. Dunque – proseguì - quella del PACCHETTO SCONTI è un'idea che mi venne un giorno, mentre visitavo un centro commerciale. Mentre mi lambiccavo il cervello per trovare qualcos'altro che mi aiutasse a differenziarmi, pensai ai negozi cittadini ed al centro commerciale. Quest'ultimo attirava massa, non lo si può negare. Era pieno, ed erano ben frequentati anche i negozi della galleria. I negozi..., i negozi...pensai tra me, ed ecco che arrivò l'idea.
Così, tornando a casa, riflettei e più ci pensavo, più la trovavo interessante.....



inizio sedicesima ed ultima parte


Fu così che dal giorno successivo iniziai a visitare i miei colleghi di altre attività di vendita. Vede – proseguì – il mio piano era di partire coinvolgendo prima i negozi leader della città e successivamente, se costoro non avessero accettato la mia proposta, sarei passato ad altri. Così, parlai col profumiere, poi col proprietario di una boutique; un negozio di scarpe, di biancheria; ottica, articoli regalo.....insomma, li feci passare un po' tutti e, devo dire, riuscii a coinvolgere tutti i migliori negozi della città.
A tutti feci presente la mia idea. Alla fine, ebbi il risultato che è questo – disse allungando una mano verso un cassetto per prendere un carnet. - Qui dentro ci sono una quindicina di possibilità di sconti molto forti che vengono attuati dai negozi con cui mi sono accordato. Sono tutti negozi del centro città che hanno indubbiamente sofferto un poco la concorrenza del centro commerciale. Così ognuno di loro si è reso disponibile ad offrire qualcosa per attirare clientela.
Guardi – disse – in questo caso, ad esempio, viene offerto uno sconto del 10% sugli acquisti; qauest'altro offre dieci euro di sconto fisso; poi quest'altro ancora farà un omaggio sicuro a sorpresa. Andiamo avanti, questo farà valere il doppio la raccolta bollini a chi si presenta con questa carta...insomma ce n'è per tutti i gusti. Io ho raccolto queste idee e le ho tramutate con loro in questo carnet. Ogni nostro cliente lo ha ricevuto a casa ed ai nuovi, lo consegniamo direttamente. Funziona benissimo.
Questo è un modo per creare attenzione, curiosità ed entusiasmo nelle vie cittadine e per far si che la gente non si allontati più di tanto. Di fatto, è un modo per aiutarci tra di noi. Io aiuto gli altri negozianti che hanno avuto l'intuito o la voglia di seguirmi, capendo che qualcosa andava fatto ma anch'io certamente ne ricavo beneficio...del promotore.
Questo carnet lo si ottiene solo in questo punto vendita. Quindi sono solo i miei amici-clienti a trarne un vantaggio. E questa, per tornare all'inizio del nostro discorso, è un'idea che un centro commerciale non può attuare, cisce? Proponendo in vendita ogni tipo di prodotto, si farebbe concorrenza da solo se promozionasse incentivi per i negozi della galleria. Ecco quindi un'altra possibilità di avvantaggiarsi su loro. Sfruttando i limiti della loro grandezza....”
“Con lei non è mai finita – dissi interrompendolo nella sua enfatica presentazione – se mi trattenessi ancora un giorno, sarebbe capace di presentarmi chissà quant'altro ancora. E' fenomenale. Beh, forza, mi dica l'ultima, poi la lascio....”
“L'ultima – disse sospirando - l'ultima è proprio l'ultima in ordine di tempo. Noi commercianti siamo praticamente in contatto con tutti gli istituti bancari della città. Bene o male li conosciamo tutti e siamo conosciuti. Così m'era venuta l'idea dello SCONTO CARTA DI CREDITO.
E' semplice ma val la pena che gliela dica. Una volta al mese, con manifesti all'entrata del negozio, presento il periodo dedicato ad una carta di credito (periodo di quindici giorni) E' una promozione personalizzata ad una sola carta per volta. In pratica vale per i titolari di quella carta. Chi l'ha, se viene ad acquistare e paga con la carta, godrà di uno sconto extra del 5% sul valore dell'acquistato. Il mese successivo, sempre una quindicina, varrà per un'altra carta e così via. Ormai noi negozianti dobbiamo operare un po' con tutte. Allora, dirà lei, qual è questo vantaggio per me che, oltretutto, preferisco non fare sconti? Semplice. Ufficialmente lo sconto lo concedo io. Le banche non appaiono per non inimicarsi nessuno.
E quando ho preso accordi con loro, hanno visto la convenienza. Pubblicità per loro e la loro carta; possibilità di incrementare il lavoro; e, molto importante, mantenimento di un cliente....cioè io, che avrei potuto non gradire un loro rifiuto. E tutto questo solo per la metà dello sconto praticato. Ovvero, io mi carico la metà dello sconto e loro fanno altrettanto sugli affari che vanno a buon fine in quel periodo e con la loro carta, nel mio negozio.
Converrà che a fronte di un'iniziativa promozionale, la mia quota di spesa è veramente irrisoria. Alcune banche poi mi mettono a disposizione addirittura il totale per cui l'iniziativa è ottima. Non posso proprio lamentarmi,sa? Credo che al giorno d'oggi il problema del negoziante sia solo quello di far lavorare la mente. Chi non ce la fa da solo deve chiedere aiuto ma...questa è la strada. Ciò che conta è non rimanere fermi. E con questo, mio caro amico – proseguì – anch'io la lascio. Devo tornare ai miei clienti, ai miei collaboratori, al mio punto vendita. Ma sarò sempre ben lieto di rivederla, ogni volta che vorrà. Ci saranno sempre idee nuove ed iniziative da portare avanti ed idee di cui parlare. Magari anche lei avrà qualcosa da dirmi. Sono convinto che non sia stato ad ascoltarmi per niente e, non so perchè, ma credo che anche lei possa darmi suggerimenti su cose che non conosco ma che mi riguardano.
Ricordo ancora quel giorno in cui l'ho conosciuta, quando mi stava ad osservare mentre salutavo i clienti....
Lei pensava qualcosa. Prima o poi me lo dirà”
“Certo – risposi sorridendo – prima o poi glielo dirò”..... e ci lasciammo con una grande stretta di mano. Uscendo, pensai alla sua ultima frase: CIO' CHE CONTA E' NON RIMANERE FERMI.


FINE


Termina qui, caro L.C. di Ancona, questa lunga disquisizione su mestiere del negoziante e su come possa essere bello qualunque lavoro se in esso vien messa la creatività. Come avevo detto all'inizio ho fatto parlare i personaggi seguendo la logica di un racconto che appare meno noiosa e più assimilabile. Ovviamente questo è servito per presentare e suggerire alcune idee che possono essere sfruttate o prese come base per essere migliorate.
Ogni negoziante può trarre dal racconto gli insegnamenti che preferisce. Mi auguro, caro L.C., che dopo questa sfacchinata, Tu possa trovare in queste idee qualche suggerimento per proseguire il Tuo lavoro o migliorarlo, come auguro ad altri negozianti che si saranno trovati casualmente a leggere queste pagine di poter trarne profitto e se qualcosa nel Tuo o nel loro lavoro dovesse migliorare, ne sarò felice.
Cordiali saluti.