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venerdì 16 luglio 2010

TAGLI NEI BUDGET

Rossano C. Roma

Egregio Dottore,
so bene che quanto sto per chiederle non è motivo di lavoro ma leggendo sempre le risposte che lei dà e scoprendo in ognuna vere e proprie chicche di saggezza mi permetto di farle una domanda che esula, solo perchè mi interessa il suo parere.
Sarò contento se mi risponderà.
Ecco la domanda: secondo lei è giusto l'atteggiamento delle Regioni che rifiutano i tagli del Governo? Io credo che non siano stati fatti a caso e probabilmente, con un po' di buona volontà.....
Cordiali saluti



Caro Rossano,
questo blog di risposta a quesiti e problemi era nato per aiutare sopratutto i giovani ad entrare meglio nell'ambito del lavoro o comunque a superare problemi che l'inesperienza fa compiere.
Nel tempo però, malgrado le raccomandazioni che facevo, le lettere che ricevevamo contenevano sempre più spesso richieste personali che potevano essere collegate all'ambito lavorativo ma non sempre. Ho sempre pubblicato tutto quanto ritenevo fosse utile anche ad altri scartando, o meglio, rispondendo privatamente a molte lettere che contenevano domande come la Sua.
Oggi però, la Sua domanda, pur non essendo una richiesta di aiuto lavorativa permette di fare una riflessione ed un'associazione comportamentale che può benissimo essere trasbordata nell'ambito lavorativo.
Per questo motivo ho deciso che valeva la pena pubblicarla,
Le aziende, quelle di un certo livello con tanto di strutture, operano seguendo una disponibilità di spesa che è contenuta in budget che lo stesso Management ha costruito con largo anticipo sull'anno a cui si riferisce. Per chi fosse a digiuno di queste cose, dirò semplicemente che l'azienda si pone una domanda: “Quanto fattureremo il prossimo anno e gli anni a venire? Quanto venderemo ed a quali prezzi? Quali spese di marketing saranno necessarie per ottenere questi risultati? “.
Ovviamente le domande sono molte ed io Le ho semplificate e ridotte. Sta di fatto che a noi interessa quest'ultima: “quali spese di marketing saranno necessarie per ottenere questi risultati”.
Il Management inizia allora ad effettuare ogni possibile analisi di previsione sulle vendite, sulle quote da raggiungere, sui fatturati e, conseguentemente, su quanto serve (in pubblicità, promozioni ecc.ecc.) .per portare a casa ciò che l'azienda vuole.
Per farla breve, ammettiamo che l'anno a cui ci riferiamo si risolva proprio come il Management aveva previsto. Vendite buone a prezzi interessanti, costi ridotti o comunque stabili e previsti, e spese per raggiungere questi risultati perfettamente in linea con quanto previsto e dichiarato. Insomma, un buon anno.
Veniamo all'anno successivo. Diciamo che il mercato è stabile. Non dovrebbe cambiare molto.
Ma qui inizia ad entrare in circolo il “tarlo del manager” che, dopo un anno buono, vuol far tutto tranne che una brutta figura nel dichiarare una cosa e non vederla avverare.
Ed ecco allora che ci si para le spalle. Si inizia a dire che qualche aumento dei costi ci sarà inevitabilmente ed ecco che si inizia a lavorare ipotizzando che i concorrenti aumenteranno gli investimenti e quindi non basterà più quanto speso l'anno prima ma occorrerà di più. Così, le spese pianificate aumentano.
Non Le sto a fare la storia del terzo anno o del quarto. Tanto non cambia. Ogni anno le spese necessarie aumenteranno e questo porterà inevitabilmente ad una spirale che farà aumentare i prezzi per ottenere gli stessi margini.
Ad un manager si tagli ciò che si vuole ma non si tocchi mai il budget relativo alle spese del suo settore. Ognuno vede questo budget di spesa come la coperta di Linus. Il Manager sa benissimo che potrebbe spendere meno ma vuole avere la tranquillità e la sicurezza che se accade qualcosa, lui ha da parte quel che serve per riparare.
Devo dire che fin qui potrebbe pure andare bene, nel senso che ogni buon padre di famiglia cerca di accantonare qualcosa nel caso succedano imprevisti ed un Manager, in fondo, è come un padre.
Fin qui andrebbe bene se non fosse per un piccolo, piccolissimo inconveniente che sempre avviene verso la fine dell'anno, ipotizzando che quello aziendale abbia scadenza solare.
Cosa accade? Accade che stranamente le spese promozionali o pubblicitarie e quant'altro....aumentano. Il perchè è presto detto.
Una regola certamente non scritta ma sicuramente sempre valida nel Management è quella di “non terminare l'anno con soldi non spesi o investimenti non fatti”. Il motivo è semplice. Se io Manager ho chiesto un budget di 100, con tanto di documentazioni preventive di spesa, ed a fine anno ho speso 80....sempre raggiungendo gli obiettivi, ovviamente, posso essere giudicato bravo quanto non eccessivamente affidabile.
Bravo perchè ho speso meno di quanto avevo chiesto ma anche un po' inaffidabile perchè, in fase di budget, non ho capito che potevano bastare 80.
Con questa spada di Damocle di un giudizio che, se tutto va bene, chiuderà alla pari, un Manager (non so se dire “vero” o “buono”) preferisce dimostrare d'aver pianificato perfettamente le spese e d'arrivare a fine anno col borsellino vuoto. (Anche dimostrare di non aver speso oltre le richieste può essere positivo.)
Ecco la motivazione per cui, verso la fine dell'anno commerciale, le spese stranamente aumentano.
Se quest'anno il Manager ha speso tutto il budget di 100, l'anno successivo, mal che vada, potrà chiedere 120 per ottenere 110, che significa un bel 10% in più in cui sguazzare e con cui stare tranquilli.
Ma vi è qualcosa che non ho ancora detto e che forse traumatizza e spaventa ancor più il Manager: la riduzione del budget successivo.
Perchè con 100 a disposizione non si arriverà mai a spendere 80? Solo perchè ci si potrebbe sentir dire dal Boss, dall'Amministratore Delegato o dalla Casa Madre: “caro Manager, sei stato bravo, hai speso 80 raggiungendo gli obiettivi. Ora, poiché il mercato è statico e non vi sono all'orizzonte possibili spazi, mi vuoi dire perchè per il prossimo anno prevedi di aver bisogno di 120? Noi crediamo invece che, con un budget vendite conservativo Tu, caro Manager avrai bisogno esattamente di 80, cioè di quanto hai speso quest'anno o, se proprio vuoi, con un budget di vendite in incremento del 10%, se te la senti di firmarlo, potrai aver il 10% di budget in più, partendo ovviamente da 80!!”
Se ciò accadesse, al Manager verrebbero i sudori freddi. Vorrebbe dire iniziare l'anno senza alcuna coperta di Linus, con il patema d'animo di vivere un anno in tensione. Mai far si che una cosa simile accada. Ecco perchè quando si chiedono soldi...si devono spendere.

Ho dato, caro Rossano, questa lunga ma semplificata spiegazione per far comprendere come nelle aziende si cerchi di spendere sempre tutto quanto si ha a disposizione. Questo permette successivamente di avere di più.
Mi dirai: che centra con il problema delle Regioni? E' esattamente la stessa cosa. Se lo Stato in passato ha concesso, anche a dismisura, all'Amministrativo locale non importa. A lui importa solo sapere di poter ancora contare sulla stessa possibilità di spesa.
Non si vuole fare rinunce; non ci si vuole inimicare alcuno che un domani possa risentirsene. Per ottenere un seppur falso assenso al proprio operato, da parte degli elettori, in passato si è speso e sprecato al di sopra di ogni logica? Bene, si deve proseguire così. Feste inutili; notti bianche; spese burocratiche senza controllo, hanno portato a limiti non sostenibili. Lei sa, ad esempio, che le città, sull'onda di un falso ecologismo, quando chiudono la Domenica alle auto, ottengono dalle Regioni un cospicuo bonus per ogni Domenica di chiusura? Pensava che si bloccasse il traffico per amore dei cittadini? Questo è un rivolo, il primo che mi viene in mente, dei tanti che vi sono e che si sapessero lascerebbero tutti a bocca aperta.
E che fanno gli Amministratori locali? Accettano di vedersi diminuire i loro budget? Possono permettersi di non garantire più questa spesa o quell'altra per poi perdere magari qualche voto? Non se ne parla.
Pensi, nessuno e da nessuna parte politica, ha compreso che forse siamo in un momento in cui val la pena soffermarci per vedere dove sia possibile risparmiare.
Se le cose, in azienda non vanno bene come si vorrebbe, ci si riunisce e si decide dove e come tagliare per ottenere il massimo spendendo meno. Perchè la stessa logica non deve funzionare nelle Amministrazioni pubbliche e nelle Regioni? Perchè i Responsabili non si mettono a tavolino ed analizzano ogni voce di spesa per capire se si sono spesi bene i soldi avuti; se si poteva spendere meno e se sia davvero necessaria ogni voce di spesa? Posso garantirLe che vi sarebbero tanti ma tanti modi per non buttare via soldi che ogni Amministratore, volendo ed usando estrema correttezza, arriverebbe a sorprendersi di quanto si possa fare con molto meno.
Non si deve piangere stupidamente sui ridotti budget dello Stato ma solo su come spendere meglio quanto viene dato.
Ma poiché, come il Manager in azienda, L'Amministratore teme i tagli perchè viene posto nella situazione di dover gestire tutto con maggior attenzione, davanti alle riduzioni si pone lo spauracchio alla gente. “ Lo Stato ci ha dato meno e quindi non potremo più darti i servizi che ti davamo.” E per far incavolare i cittadini, affinchè si rivoltino contro lo Stato o il Governo, stia certo che se tagli si dovranno fare, le Regioni li faranno sulla Sanità e servizi pubblici, aumentando ovviamente anche le tasse locali (che non guasta mai)
Rimarranno invece, perchè necessarie, le notti bianche, i concerti ecc..ecc.. Nessuno, dico nessuno, ha detto invece: “in una situazione in cui non è possibile avere come prima, cercheremo di rivedere ogni voce di spesa per capire come ridurle senza creare problemi, dando solo un taglio agli sprechi che inevitabilmente ai nostri livelli ci sono”.
Le ho parlato dell'atteggiamento del Manager aziendale quando si trova a gestire un budget per farLe comprendere come ognuno, con una disponibilità di spesa, cerchi di avere il massimo da spendere (facendolo anche se non serve) per poi averne ancor di più dopo.
In azienda, se le cose vanno meno bene, ci pensa la Casa Madre a ridurre senza problemi ed i Manager mugugnano ma devono accettare e subito si mettono ad analizzare la situazione per capire come e dove agire senza che questo crei problemi ai risultati promessi.
Nel Pubblico....nessuno pensa ad analizzare. Si vuole solo avere a disposizione per essere certi di far bella figura.
Cordiali saluti.