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martedì 23 agosto 2011

PASSAGGIO DI CATEGORIA

Stefano (loc. n.c.)

Salve,
sono Stefano ed ho 24 anni, mi sono diplomato in perito elettronico nel 2006 e lavoro da 5 anni in un azienda che opera appunto nell’elettronica. Durante il mio percorso formativo ho seguito dei corsi extrascolastici (che comunque venivano proposti dalla scuola) e mi era stato detto che una volta conseguita l’ulteriore qualifica potevo ambire ad un lavoro senza dover iniziare come apprendista. Così non è stato e mi sono fatto 4 anni e mezzo di apprendistato, dovevano essere 5 ma sei mesi me li hanno abbonati riconoscendo che avevo un titolo di studio inerente al lavoro che svolgo. Ora sono assunto come operaio di 5° livello e io mi chiedo se posso ambire per lo meno ad un livello più alto a fronte anche delle mie maggiori conoscenze rispetto ad altri operai che possiedono soltanto la qualifica media inferiore?
Cordiali saluti



Caro Stefano,
ambire a migliorare e ad ottenere maggiori riconoscimenti è assolutamente lecito e, per molti versi, necessario.
Lei però si è trovato in una situazione in cui la scuola, ambiguamente, lo ha posto. Far vedere lucciole per lanterne è tipicamente italiano. DirLe che seguendo quei corsi avrebbe “saltato” l'apprendistato è stato dirLe una bugia, sapendo di dirla.
Quando si terminano le scuole e si inizia un lavoro, il datore ha il diritto di verificare per tutto il tempo necessario, se chi ha assunto dimostra d'essere capace di svolgere ciò per cui è stato assunto.
Probabilmente Lei era davvero preparato, tant'è che anziché 5 anni è stato ritenuto di chiudere l'apprendistato in anticipo. (E questo, mi creda, è già il riconoscimento di un merito.)
Terminato questo periodo l'assunto passa “contrattualmente e sindacalmente” al livello dello scalino che il contratto prevede.
Mi rendo conto che per Lei è un po' una delusione ma così è e così, purtroppo, deve accettare.
Voglio dirLe una cosa con molta franchezza: Lei potrebbe essere un ottimo elemento ed il Suo datore può darsi che lo sappia ma, non può far comunque nulla.
A questo si è arrivati con accordi sindacali che salvaguardando tutti, anche e sopratutto gli incompetenti e lavativi, hanno fatto si che non potessero e non possano esserci trattamenti diversi anche se questi dovessero avvenire per evidente capacità di uno rispetto ad un altro.
Pensi cosa succederebbe in azienda se si venisse a sapere (e si viene a sapere subito) che, contrariamente ad altri, a Lei è stato riconosciuto un livello diverso, saltando uno scalino?
Davanti a queste situazioni un imprenditore, anche consapevole che non tutti sono allo stesso livello di capacità, non si azzarderebbe mai a trattare e premiare qualcuno se questo può creare situazioni di instabilità
L'unica cosa che può fare il datore intelligente è tener d'occhio quella persona e, in futuro, premiarLa prima del tempo, ma sempre dopo un periodo che giustifichi un contratto nazionale di categoria.
Posso quindi suggerirLe di accettare questo attuale livello che La lega ad uno stipendio ma non La lega a dover operare per forza da 5° livello.
Lei agisca sempre al meglio; organizzi il Suo lavoro come se “fosse il Direttore di se stesso”. Si dia da fare, ce la metta tutta dimostrando al Suo datore di lavoro di meritarsi davvero un trattamento diverso.
Vedrà che prima o poi arriverà. Ho visto tanti datori di lavoro nella mia vita. Buoni e cattivi; duri e morbidi, intelligenti o meno, ma mai ho visto un datore che non abbia saputo tenersi e premiare qualcuno che non bisognava perdere perchè elemento valido.
Quando uno vale, un Capo lo vede sempre.
Forza dunque: agisca da Capo e vedrà che Capo un giorno lo diventerà.
In bocca al lupo.