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mercoledì 6 aprile 2011

TENTATA VENDITA

Mauro (prov. di Bergamo)



Ho visto questo blog che ritengo bello e che mi dà la possibilità di chiedere una cosa.
Io, una volta terminati gli studi ho cercato un lavoro ed ho trovato un posto di venditore in tentata vendita. Non sapevo nemmeno cosa fosse ma volevo lavorare ed ho accettato. Doveva essere per un periodo breve ma poi, mi ci sono abituato ed oggi mi piace.
Per tentata vendita devo spiegare meglio cosa faccio. Non farò nomi di aziende ma io sono uno di quelli che girano tutto il giorno con un furgoncino, visitando molti negozi di clienti, prendendo l'ordine e scaricando direttamente la merce acquistata.
Il mattino si carica il camion al magazzino e via per il giro del giorno. Sono quasi due anni che lo faccio. Oramai mi conoscono ed io conosco i miei clienti con cui ho un buon rapporto. Il guadagno non è molto, è vero, e la fatica tanta, ma ci sono altri lavori che forse sono più pesanti e con meno soddisfazione.
E' un periodo però che, mi sto ponendo delle domande che prima non mi facevo perchè non avevo le conoscenze del mercato che ho oggi.
La distribuzione si sta concentrando ed i negozi chiudono a scapito della grande distribuzione. Proseguendo così, cosa potrà capitare ad un lavoro come il mio?
Potrò trovarmi tra qualche anno a spasso senza lavoro?
Cosa ne pensate?



Caro Mauro,
i cambiamenti di solito sono lenti ad avvenire. Ricordo che negli anni 60, quando furono aperti i primi supermercati in Italia, i negozi tradizionali entrarono in fibrillazione. Vedevano la loro morte dietro l'angolo ed i più ottimisti davano per scontato la fine del commercio tradizionale entro qualche anno.
Non ce n'era per nessuno. Tutte Cassandre. Era un'angoscia unica. Le lacrime dei negozianti riempivano le strade. Certo, il cambiamento stava avvenendo ed avrebbe proseguito ma oggi, dopo cinquant'anni, siamo ancora nella fase di cambiamento, tant'è che Tu stesso Ti poni delle domande sul Tuo futuro.
Nei cambiamenti vi sono sempre aggiustamenti che avvengono strada facendo, così come avvengono aggiornamenti nella distribuzione anche tradizionale e questi aggiornamenti permettono di proseguire l'attività, tanto che il cambiamento stesso continua a cambiare.
Da quegli anni, molti giovani negozianti sono andati in pensione; altri hanno ceduto con guadagno; altri ancora si sono specializzati portando avanti ancora meglio la vendita,
Insomma, non c'è stata quella disastrosa moria che tutti paventavano. E certamente questi cambiamenti hanno fatto bene al consumatore che si è trovato ad acquistare a prezzi sempre più competitivi perchè il mercato, un tempo frammentatissimo in un numero impressionante di botteghe che dovevano campare con limitati clienti spesso abitanti in un solo caseggiato o poco più, si è evoluto. Meno negozi ma con maggiore capacità di introiti.
Se oggi andiamo in una grossa città, vediamo una serie piuttosto ampia di iper nella fascia periferica; un buon numero di supermercati in città che vivono a fianco di una serie, se non infinita, almeno ancora rilevante di negozi alimentari, specializzati e non.
Chi cede? Cede chi non ha idee; chi non ha coraggio, chi non ha capacità di gestire quello specifico lavoro. Negli anni 70 e 80, vi è stato un numero rilevante di persone assolutamente impreparate che, magari con una liquidazione, ha deciso di aprire un negozio. A dire il vero accade ancora oggi e ciò dimostra come il mondo sia fatto anche da persone che pensano solo di buttar via soldi.
Questi negozianti improvvisati sono coloro che hanno chiuso prendendosela con il mondo per la loro innata incapacità.
E quelli che restano? Sono quelli che rimarranno ancora a lungo. Sono quelli che hanno saputo aprire l'attività nei luoghi giusti o si sono spostati nei luoghi giusti. Ed il luogo giusto può addirittura essere a fianco di un supermercato se chi gestisce il negozio vende prodotti specifici.
Insomma, tutto questo per dirTi che Ti stai ponendo delle domande giuste le cui risposte non devono essere poi così tragiche come tanti vorrebbero far credere.
Come in ogni lavoro, anche nel Tuo campo, serviranno meno operatori, è vero, ma comunque serviranno sempre. Sopratutto e proprio nel Tuo lavoro perchè Tu mi dici che operi per una società di “freschi” e le società produttrici di freschi necessitano di una distribuzione capillare e veloce. Non è possibile inviare i Tuoi prodotti con un normale corriere. Insomma, vi sono mercati in cui i cambiamenti devono proprio andare piano piano.
Chi rimarrà tra Voi venditori? Rimarranno ovviamente i più bravi. Coloro che oggi ottengono i migliori risultati; coloro che lavorano con passione. Cambierà il mercato; cambierà la distribuzione e cambieranno anche le organizzazioni di vendita. Le strutture saranno magari più snelle; le zone di vendita forse diverranno più ampie ma la necessità di coprire le zone ci sarà sempre.
Tieni poi presente che la tentata vendita non opera solo nel settore come il Tuo e chi ha esperienza nel tipo di vendita che Tu fai, troverà sempre un posto di lavoro. Ed in ogni organizzazione, pur con le inevitabili epurazioni, i migliori rimangono e possono occupare posizioni migliori.
Se Tu, come mi pare di capire, stai lavorando con passione e buona volontà, credo proprio che non Ti debba preoccupare.
Poi magari vorrai cambiare e se lo vorrai fare, fallo, ma non per la paura che tutto finisca all'improvviso.
Continua così.