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lunedì 6 settembre 2010

RAPPORTI TESI 2

lettera firmata (loc. non conosciuta)

Salve, sono finito per caso a leggere sul vostro blog un articolo di mercoledì 29 aprile 2009, dal titolo ‘Rapporti Tesi’ dove un ragazzo di 30 anni diceva di aver ricevuto un cambio mansione e la revoca dell’auto aziendale.
Mi chiamo V. ed ho XX anni, convivo ed ho due splendidi bambini…una bellissima bimba di 16 mesi e il secondo, un maschietto, che è nato proprio due giorni fa…direte che dovrei pensare ad altro giustamente, ma proprio un giorno prima della nascita di mio figlio il mio capo mi ha comunicato ciò che sto vivendo come UN INCUBO  e cioè che ha “pensato di affidarmi un ruolo diverso da quello che avevo ma questo però comporta la revoca dell’auto aziendale”. ..decisione senza opzione per me. Vi dettaglio meglio la situazione:
lavoro da oltre 5 anni nella funzione di Area Sales Manager (o se volete venditore di una macroarea geografica prefissata già nel colloquio d’assunzione e per la quale ho comprato casa nella zona d’interesse…con mutuo…)  ma il mio livello contrattuale sebbene il più alto del CCNL è una posizione  inferiore a quello di Quadro…( livello al quale aspiro da anni). Per assurdo questo permette all’azienda di non assegnarmi premi sui risultati ( che ho portato anno dopo anno)  che appunto vengono riconosciuti solo a quadri e dirigenti, secondo una politica aziendale interna al gruppo ( è un’azienda multinazionale)…pazienza, vendo tanto e vengono premiati gli altri…
Le mie responsabilità e funzioni( sono anche Laureato) non sono diverse da quelle di altri miei 2 colleghi più anziani di me sia anagraficamente che come anni di servizio, i quali invece sono diventati Quadri da alcuni anni…da semplici agenti di commercio con scolarizzazione bassa…ma il mio capo lo giustifica con l’anzianità di servizio ma comunque mi chiede un impegno e delle motivazioni sempre maggiori Quando sono stato assunto, sul mio contratto venne riportato come ruolo quello di ‘Addetto Commerciale vendite esterne con area prefissata’…ma una postilla sotto recita che l’azienda si riserva la facoltà di destinarmi ad altre sedi del Gruppo Inoltre, e qui vengo al punto, mi è stato consegnata una convenzione stipulata con l’azienda dove si stabilisce che per “motivi di servizio” mi viene data l’auto aziendale e che per motivi logistici mi viene assegnata anche per l’uso privato…e che l’azienda s’impegna a pagare la tassa di circolazione, l’assicurazione e la manutenzione del mezzo, al rimborso carburante…anche se non viene fatta distinzione tra carburante per uso privato e lavorativo…di fatto in questi anni io e altri miei colleghi siamo stati rimborsati di tutto il carburante usato.
3 giorni fa ( un giorno prima della nascita di mio figlio) il mio capo mi chiama e mi dice che a causa di una necessità riorganizzativa “ha pensato” ad un nuovo incarico per me…e cioè quello di Export Sales Manager per le vendite verso i Paesi considerati emergenti che già la mia sede gestisce da qualche tempo… e mi motiva il tutto dicendomi che ha bisogno di qualcuno che parli fluentemente inglese come me e che rimanga in ufficio dal lunedì al venerdì per seguire questi mercati col suo coordinamento. Io gli chiedo: ma come in ufficio? Un export sales manager non deve andare direttamente presso tali Paesi almeno ogni tanto?...la sua risposta è stata che non ce ne bisogno, in quanto la cosa può essere gestita telefonicamente o con e-mail visto che in quei paesi abbiamo già una clientela definita o degli agenti che dovrò coordinare…fin qui tutto bene…ma poi aggiunge CHE IL RUOLO PERO’ PREVEDE LA REVOCA DELL’AUTO AZIENDALE CHE IO DETENGO DA 5 ANNI IN QUANTO NON POTREBBE GIUSTIFICARE AD ALTRI DIRIGENTI LA NECESSITA’ DI LASCIARMELA…ovviamente da bravo Ponzio Pilato è sempre colpa di altri dirigenti….
Un ultima premessa: da qualche anno è entrato in azienda il figlio dell’ex amministratore delegato…più giovane ed inesperienze di me….che ha il mio stesso ruolo di Venditore d’area…ebbene, dovrebbe essere lui a ricoprire la zona di vendita dopo che io passerò alla mansione di Export Sales Manager…area che io attualmente ricopro ancora e che con fatica ho portato ad essere come una delle aree di vendita più redditizie per l’azienda…purtroppo non ho la possibilità di accusare il mio capo di tale “vomitevole coincidenza” ( costume nazionale purtroppo quello dei rampolli da mandare avanti a scapito di chi deve sudarsi il lavoro…)
 MI VIENE OFFERTO UN AUMENTO DI STIPENDIO IRRISORIO PER QUESTO CAMBIO MANSIONE…circa 100 euro lorde mensili…ma nessuna agevolazione per la perdita dell’auto che loro non definiscono un benefit ma bensì uno strumento di servizio legato alla mansione che viene meno col cambio di quest’ultima…
Ma di fatto l’auto ha rappresentato un valore aggiuntivo al mio stipendio…in busta paga mi detraggono il valore tabella ACI ma allo stesso tempo l’azienda mi versa una pari indennità compensativa…dunque pago solo le tasse che tale reddito mi genera…circa 120 euro mensili  se non sbaglio…ma a fronte di ciò non pago assicurazione, bollo, gasolio neanche per uso privato, pedaggi, etc…ed ho un auto nuova che viene cambiata ogni 4 anni col sistema noleggio leasing…
 
Vi chiedo:
L’azienda può cambiarmi la mansione anche senza il mio consenso?
Posso pretendere un  aumento di stipendio almeno pari alla perdita dell’auto aziendale?
 Grazie,


Egregio Dr. V.
Il Suo caso, come ha potuto vedere, non è il solo. La questione dell'auto aziendale e dei rapporti che questa implica con altre strutture interne è un annoso problema che, venga alla luce o no, è piuttosto comune.
L'azienda, pur con tutti i difetti nei rapporti interpersonali ed i rischi che spesso questo comporta, quando si trova in situazioni come questa non può fare molto più di quanto non faccia. Come Le è stato spiegato, quando in azienda vi sono quadri che non hanno questo benefit operando in mansioni ed in livello simile, occorre mantenere gli equilibri prima che nascano, come nascono sempre, immediate richieste.
Ovvio che da parte del dipendente l'improvvisa eliminazione del benefit porti un disagio spesso difficilmente colmabile, sopratutto con i costi odierni.
Per quanto dice, l'azienda si è comportata correttamente nel calcolo del benefit che Le veniva concesso, seguendo le norme con addebiti e rimborsi.
Oggi, col nuovo incarico, l'auto non è prevista. Teoricamente ciò che dice l'azienda non fa una grinza ma, come sempre, valgono anche i rapporti personali ed è solo su questo che Lei può basare un'eventuale richiesta.
Lei può apertamente dire al Suo Capo che questa situazione le creerebbe un disagio enorme, difficilmente colmabile in quanto è nell'assoluta impossibilità di procurarsi un'auto personale il cui costo, per lavoro e familiare, non potrebbe mai essere tolto da quanto percepisce.
Può suggerire alcune opzioni nel tentativo di conciliare le Sue e e le loro necessità.
LasciarLe l'auto come giustificazione (interna) del fatto che un Export Manager può effettuare viaggi di lavoro all'estero (che poi entrambi sappiate che questo non avverrà, è affar vostro). La cosa può comunque apparire logica. E' sufficiente che l'azienda non dica che Lei non dovrà mai recarsi all'estero. In questo caso Lei può rinunciare al piccolo aumento.
Oppure, lasciarLe l'auto almeno sino a fine contratto leasing (nella speranza che termini il più in là possibile). In questo caso non sarebbe difficile per l'azienda giustificarne il possesso con gli altri Managers proprio in virtù di un contratto che deve andare a scadenza naturale.
Credo che, se i rapporti tra Lei e l'azienda sono buoni, il Capo od altri non possano rifiutarsi di darLe una mano.

Vi è poi un altro modo di vedere la questione sotto l'aspetto sindacale. Sta a Lei vedere se mettere di mezzo i sindacati o no. Le dico subito che se intraprende questa strada dev'essere disposto poi eventualmente ad andarsene perchè si metterebbe in conflitto.
Di fatto, c'è da dire che un benefit avuto per alcuni anni può essere tolto, cambiando mansione (il Suo caso) purchè il totale percepito non si riduca a svantaggio. Nel Suo caso occorrerebbe valutare il valore del benefit personale (non quanto percepiva usando l'auto per lavoro, quanto invece risparmiava per l'uso personale.). Questo totale è il vero benefit e non credo che possa essere nell'ambito di 100 euro lordi.
Un sindacato inizierebbe un contenzioso con l'azienda ma questi temi sono sempre sottovalutati perchè un lavoratore nella Sua posizione è pur sempre, per i sindacati, un privilegiato.
In ogni caso sappia che una capatina presso un sindacato per spiegare la cosa ed avere un parere, può sempre farla, anche se non è iscritto. Non fa mai male.

V'è da dire che l'aumento proposto non è ovviamente tale da giustificare la perdita del benefit e su questo può puntare, dialogando col Capo. Occorrerebbe arrivare quanto meno ad avere almeno un aumento netto che copra la perdita del bene tolto.
Mi chiede poi se l'azienda può cambiarLe mansione. Si, può farlo, anche perchè a dire il vero, Le dà comunque un posizionamento maggiore nella scala gerarchica ed un buon biglietto da visita per il Suo curriculum.
Spesso le persone non pensano a questo che è, invece, molto importante. Aver coperto per cinque anni un ruolo di Area Manager ed essere poi scelto per ricoprire l'incarico di Export Manager, non è sempre così facile. Scrivere nel proprio curriculum la nuova mansione, Le dà o Le darà maggiori spazi e maggiori occasioni qualora dovesse decidere di cambiare azienda.
Da quanto scrive non mi sembra che in questo momento Lei sia nelle condizioni economiche migliori per buttare tutto a mare ed andarsene ma, un po' di tattica, Lei che vende, dovrebbe averla.
Davanti ad un possibile non accordo faccia buon viso a cattivo gioco. Accetti (solo dopo aver tentato il tutto). Tiri la cinghia per un po' e nel frattempo inizi a guardarsi attorno. Mentre prima avrebbe potuto farlo solo per mansioni di Area Manager, ora il campo si allarga e diventa più interessante. Starà poi a Lei crearsi un mondo di viaggi effettuati e di visite a clienti o Agenti esteri che possano rafforzare questa posizione.
La giustificazione da dare per un cambiamento rapido dopo poco aver assunto una nuova mansione?
Il mancato mantenimento di parti dell'accordo economico, esempio premi o bonus di valore inferiori a quanto concordato, come pure il mancato passaggio a Dirigente che era stato promesso.

Torno a dirLe: agisca con tatto ma con estrema apertura verso il Suo Capo, ponendo alla azienda la questione morale di una situazione che metterebbe un corretto collaboratore in estrema difficoltà. Per il nuovo compito poi, si faccia vedere disponibile e tenga presente che, effettivamente oggi, con le comunicazioni via internet è possibile gestire molto lavoro anche stando in ufficio. Su questo l'azienda non avrà tutte le ragioni ma nemmeno tutti i torti.
Le auguro di cuore tutto il meglio possibile.