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sabato 20 ottobre 2012


E SE CI ACCONTENTASSIMO?

Lettera formata Giovanna   (loc. non conosciuta)

 
 

Buonasera,

vorrei un'informazione riguardo il mio lavoro, sono assunta a tempo indeterminato dal 2006, prima 2 anni come apprendista, poi, nel 2008 sono passata ad impiegata, mantenendomi in busta la mansione di operaia livello 5B, nel gennaio 2010 rimango incinta e come per magia in busta mi compare sotto la voce mansione "impiegata", volevo sapere se, a oggi (ho fatto controllare la busta solo ora), posso richiedere gli arretrati di stipendio e contributi, come "prove" che testimonierebbero questa mia attività c'è l'indirizzo mio aziendale, le mail con preventivi e ordini scambiate con clienti e fornitori, la testimonianza di un ex collega che all'epoca c'era e l'assunzione di una nuova ragazza che ha preso il mio posto in produzione oltre alla parola dei vari clienti con i quali ho avuto a che fare personalmente occupandomi di vendite e ordini.

In attesa di gentile risposta porgo i miei saluti.

 

 

Mia cara,

ha mai sentito di quel proverbio che recita: “chi si accontenta, gode?”

Glielo dico perchè a volte occorrerebbe  fare qualche riflessione per capire, nel lavoro, cosa convenga e cosa no.

Se sia il caso di agire in un modo piuttosto che in un altro.  Se valga la pena di dare battaglia o lasciar perdere. Se porta maggior vantaggio litigare o accettare un a situazione che, comunque, non è negativa.

Se valga la pena mettere a repentaglio un andamento  che mi sembra  sereno per iniziare un confronto che inevitabilmente porterebbe ad una rottura.

Se Lei ritiene di potersene andare altrove può benissimo fare un'azione contro l'azienda ma se non ha altro, mi pare abbastanza folle perchè non credo che l'azienda poi La ringrazierà.

Non capisco, lo dico con chiarezza, il legame che Lei fa tra l'essere rimasta incinta con l'apparizione “come per magia” del passaggio da operaia a impiegata.

Un altra persona forse avrebbe preso quel passaggio come un riconoscimento. Mi sembra invece che Lei l'abbia preso...male. Avrebbe preferito rimanere sempre con la vecchia mansione?

Se Lei  nel 2008 ha avuto il passaggio di mansioni era in quel momento o nei mesi appena successivi che doveva chiarire con l'azienda. Non l'ha fatto per due anni....

Faccia una riflessione: dal 2008 al 2012, in questi 4 anni Lei ha vissuto bene o male il Suo lavoro?

Se l'ha vissuto serenamente perchè  crearsi oggi problemi rancorosi di rivalsa?  E se invece ha vissuto male questi 4 anni, sarà accaduto per altri motivi ma  non certo per quella non variazione  di mansione che neppure s'era accorta  essere avvenuta.

Le piace la mansione attuale? Sta bene sul posto di lavoro? Ha buoni rapporti e collabora? Se ha risposto si a tutte e tre le domande perchè vuole crearsi problemi?

Ammesso anche che possa ricevere arretrati (sappia però che per questo Lei deve aver avuto un aumento nel momento in cui è passata a svolgere la mansione di impiegata. Se lo stipendio è rimasto lo stesso, non vedo che arretrati possa volere)  sappia che è sempre meglio non far affidamento su colleghi per portare avanti le proprie cause. A voce tutti sono disponibili; quando poi li convoca e quando quindi devono porsi contro il datore di lavoro per fare un favore ad un altro.....si squagliano come neve al sole e giustamente, perchè non si capisce il motivo per cui uno debba crearsi un problema col datore di lavoro, testimoniando contro,  in un  ambiente in cui deve vivere.

Non è forse possibile che il datore di lavoro, a suo tempo, l'abbia passata nella posizione di impiegata volendo verificare nel tempo, prima di variarLe la qualifica, se Lei fosse stata idonea alla mansione, variandola  poi quando ne abbia avuto la certezza?

Se ha un altro lavoro sottomano, chieda all'azienda ciò che vuole ma temo che dovrà andare in causa e questa dovrà farla stando a lavorare da un'altra parte.

Veda Lei, però ricordi quel buon detto popolare con cui ho aperto la risposta!

Cordiali saluti