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martedì 1 novembre 2011

ALTRA LETTERA DI RICHIAMO

M.Q.. (loc. n.c.)

Buongiorno,
lavoro nel settore auto e due anni fa ci siamo trasferiti con tutta la sede in una sede dove abbiamo altri marchi ma purtroppo al momento del trasloco mancavano i furgoni per portare via i ricambi ( premetto sono il responsabile del magazzino) quindi il mio collega ha telefonato chiedendo il da farsi.
A questo punto é intervenuto un consulente esterno che lavora per noi dandomi la colpa del ritardo e in seguito lettera di richiamo.
Ma poi pochi giorni dopo la stessa persona tramite una e.mail senza richiesta di lettura ha indetto una riunione alle 12,45 per spiegare le nuove normative sulla fatturazione.
Tengo a precisare che essendo una azienda con quattro marchi le persone presenti erano tutte quelle che registrano le fatture mentre io le emetto solamente come tutti i miei colleghi magazzinieri e accettatori non convocati,
Io non sono potuto andare e mi sono dimenticato di darne comunicazione (tra l'altro non richiesta) che non potevo essere presente, ma alla fine mi ha mandato una e.mail chiedendomi di motivare la mia assenza in quanto era indirizzata per conoscenza alla proprietà , ma poi mi ha dato la lettera di richiamo dovendo motivare il perchè !!!
Chiedo aiuto!!!


Premessa per i lettori

Da qualche tempo arrivano richieste di chiarimenti relativi a lettere di richiamo. Probabilmente il blog sarà stato evidenziato da qualche parte su questo tema.
Ovviamente la cosa non è voluta.


Mio caro M.,
stai calmo e sereno. Ciò che Ti è accaduto è evidentemente un concatenarsi di situazioni che Ti hanno visto più vittima che autore a cui va aggiunto un Consulente esterno a cui forse non sei troppo simpatico.
Ora cerco di suddividere il tutto in risposte alle singole situazioni, poi verranno i suggerimenti.
Si doveva effettuare un trasloco...senza i furgoni. Poiché Tu sei il responsabile del magazzino dovevi chiedere chiarimenti sul da farsi.
Non l'hai fatto Tu ma dici che l'ha fatto il Tuo collega e mi pare di capire, con questo, che si tratti di qualcuno che lavora con Te e che possa farlo, soprattutto se dietro c'eri Tu a coordinare la cosa.
Ora, un Consulente esterno se incaricato dall'azienda e con le dovute autorizzazioni ad agire liberamente, teoricamente può intervenire per chiedere come mai ci sia stato un ritardo ma, se la risposta che Tu hai dato è stata corretta, semplice e lineare, spiegando esattamente ciò che è avvenuto, non capisco perchè non l'abbia accettata.
Detto questo, andrebbe anche precisato che la lettera di richiamo che Ti è arrivata dovrebbe esserTi stata inviata e firmata non dal Consulente ma dall'azienda. Più espressamente dall'Ufficio del Personale o in mancanza dalla Direzione. Un Consulente esterno non dovrebbe avere il potere per farlo.
Oltre a ciò, esiste un contratto di lavoro che vale per tutti in cui si dice che la lettera scritta di richiamo va fatta solo dopo richiami verbali precedenti a meno che ciò che si vuole contestare non sia di tale elevata pericolosità o mancanza, da creare chissà quali problemi aziendali.
Non è il caso Tuo.
A questo punto diciamo pure che sei poco simpatico al Consulente.
Veniamo al secondo punto.
Lo stesso Consulente, pochi giorni dopo invia una e.mail per indire una riunione al fine di presentare le nuove norme di fatturazione.
Io non so, ma Tu puoi verificare se l'e.mail era indirizzata espressamente alle persone che si riteneva interessate (tra cui il Tuo nome) o se era un invio generalizzato senza nomi scritti.
C'è differenza infatti tra una circolare inviata “a tutti gli interessati” piuttosto che indirizzata a “Sig. Bianchi, Rossi, Verdi, Neri”.
Nel primo caso chi scrive lascia alla valutazione di chi la riceve la responsabilità di valutare se egli rientra tra gli interessati o meno; nel secondo caso le persone ritenute utili sono chiamate per nome e cognome singolarmente.
Nel primo caso si potrebbe anche non dar risposta, anche se correttezza vorrebbe che vengano mandate due righe dicendo che si ritiene di non dover far parte dei convocati; nel secondo è obbligatorio dare risposta sia affermativa che negativa sulla partecipazione alla riunione.
Tu, prima ritenendo di non essere interessato in quanto non sei addetto alla fatturazione ma solo alla movimentazione e successivamente essendoTene dimenticato, non hai dato seguito alla e.mail.
Così, questo Consulente che mi pare abbia la lettera di richiamo facile Ti ha inviato un nuovo richiamo e questa volta con copia conoscenza alla Proprietà.
(Questo rafforza quanto ho detto prima e cioè che le lettere le invia lui al posto degli Uffici interni interessati).

Nuova lettera e nuovo richiamo.
Ora i richiami scritti sono due ed a questo punto devi assolutamente rispondere alla Proprietà spiegando i motivi per cui hai agito come hai fatto.
Scrivi senza farne un dramma ma fallo. Ora Ti dico come agire ma sappi che io rispondo a ciò che Tu mi hai detto, presupponendo che Tu abbia detto il vero. Se così non fosse, è chiaro che i miei suggerimenti non hanno valore e potrebbero addirittura creare maggiori problemi.
Sei quindi Tu che devi valutare se hai detto tutto nel modo giusto.

Altra puntualizzazione: se Tu sei solo Responsabile del magazzino puoi non aver responsabilità sulla mancanza dei furgoni. Se Tu invece come Responsabile magazzino sei anche Responsabile del Traffico, allora...qualche responsabilità della mancanza dei mezzi l'hai. Sapendo che quel giorno si doveva effettuare il trasloco, avresTi dovuto agire affinchè i mezzi fossero disponibili.

Valuta Tu la cosa e se sei solo Responsabile magazzino spiega semplicemente che nel primo caso sei stato accusato a torto di aver ritardato il trasloco quando invece il problema è stata la mancanza dei furgoni; mancanza per la quale Tu hai fatto chiamare per avere disposizioni sul da farsi. E' stata quindi la momentanea mancanza di furgoni che non Ti ha permesso d'essere puntuale al trasferimento.
Chiarisci comunque che non ritieni il Tuo comportamento (anche per l'interessamento circa il da farsi) meritevole di un richiamo scritto, non avendone comunque mai ricevuti verbali, in precedenza.

Venendo al secondo caso, devo puntualizzare ancora ciò che ho detto. Se la circolare era indirizzata a tutti gli interessati, senza nome, puoi dire che Ti si può solo accusare di non aver dato una cortese risposta in quanto, non essendo interessato alle fatturazioni non eri tenuto a partecipare.
Quindi puoi chiedere scusa solo per il gesto non cortese nel non aver risposto
Se invece tra gli indirizzi c'era espressamente il Tuo nome, devi scusarTi per non aver scritto o chiamato per precisare che non saresTi andato in quanto non interessato o perchè non potevi andare. (ma la motivazione dev'essere ben forte).

Tra la disobbedienza e la dimenticanza corre davvero poco. Non penso però che queste possano essere ritenute mancanze gravi. Mi pare invece che ci possa essere una volontà diversa da parte del Consulente o dell'azienda infatti, dopo due richiami scritti, la terza volta puoi esserci il licenziamento.
Chiarisci bene con Te stesso se questa ipotesi può starci o meno.
Infine, come dico sempre, se pensi che ci sia accanimento nei Tuoi riguardi, potrai mettere di mezzo i Sindacati (ma per una persona raramente si scomodano ed oggi sono troppo impegnati ai cortei in piazza) oppure, senza fretta, metterTi a cercare un'azienda...senza strani Consulenti e che sappia valorizzarTi meglio.
In bocca al lupo.