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domenica 1 luglio 2012


ADDIO BENEFIT


Lettera firmata   ( loc. n.c.)

Buonasera
l'azienda per la quale lavoro sta effettuando una ristrutturazione/riorganizzazione interna.
In seguito a questo, mi è stato prospettato un nuovo ruolo e , conseguentemente, la perdita dei benfit a cui ho attualmente diritto.
Dalla attuale mansione di Capo Area, per la quale ho diritto all'utilizzo dell'auto aziendale con tutti i costi accessori a carico dell'Azienda, rimborso carburante (tranne nel periodo di ferie), indennità trasferta, rimborso pasti, passerei ad un non ancora definito ruolo commerciale, in sede in un reparto diverso da quello attuale, che non prevede più quanto appena elencato.
Tengo a precisare che il mio medesimo ruolo è coperto da un' altra collega che non vedrà cambiata la propria mansione (quindi manterrà intatti i benefici) a cui eventualmente verrà richiesto un impegno maggiore (nuovi incarichi oltre gli attuali) e che la scelta è caduta sulla sottoscritta per motivi logistici (io abito vicino alla sede dell'azienda , l'altra no).
Posto che è mia intenzione accettare il cambio (anche perchè non posso fare altrimenti) è legittimo un atteggiamento del genere?
Posso chiedere un contributo economico all'azienda considerando che il reparto da dove arrivo è sì in crisi ma non lo è tutta l'azienda? posso argomentare che (parole loro) siamo "sani" e con progetti e investimenti futuri importanti?
Grazie mille per la risposta


Gentilissima,
la situazione che Lei sta vivendo è piuttosto solita nei momenti  di ristrutturazione. Può cercare di contrattare le condizioni economiche di cambiamento se ritiene di essere in una posizione di forza ovvero, se la Sua figura, il Suo lavoro ed i  risultati che porta sono importanti e necessari all'azienda.
Ma veniamo alle Sue domande.
Lei deve rinunciare ad un  buon benefit: l'auto con  tutto quanto gira attorno. Ora Le spiego una cosa. Al momento dell'assunzione l'auto viene definita benefit per far colpo sull'assunto, In realtà l'auto è semplicemente il mezzo  di lavoro senza cui  il collaboratore  non potrebbe svolgere la mansione.  Il solo fatto che l'azienda lo conceda è perchè ha un costo minore rispetto al dover dare un rimborso affinchè l'assunto usi un proprio mezzo. Niente buonismo quindi ma solo una valutazione  e conseguente scelta proporzionalmente al costo.
L'unico vero benefit è il vantaggio di usare un mezzo nelle ore o nei giorni di non lavoro (sabato e domenica) senza usare un mezzo proprio.
Appare quindi evidente che  ciò che è stato presentato come benefit quindi, in ogni momento può venir tolto se cambia la mansione, in quanto l'auto, in effetti, è uno strumento  per lo svolgimento del lavoro. Lei cambia mansione; non sono più previsti spostamenti, il ruolo è interno e quindi....addio auto.
Anche  le indennità di trasferta, rimborso pasti e quant'altro, essendo tutte agevolazioni inerenti il ruolo, cambiando questo  si annullano e non sono  più concesse.
Tranne le indennità che vengono erogate per contratto a copertura dei disagi che il lavoratore incontra, gli altri rimborsi, di fatto, sono a copertura di spese ed anche in questo caso...se non ci sono le spese si annullano da soli.
Potrei dirLe che le aziende, se tengono al dipendente, in fase di aggiustamenti nelle posizioni e pur non avendone obbligo tendono a concedere comunque adeguamenti sullo stipendio al fine di  far quasi pareggiare le condizioni vecchie e nuove.
Lei può quindi chiedere all'azienda di venirLe incontro dicendo che l'auto, pur essendo un mezzo di lavoro, essendoLe stata concessa anche come uso  privato, Le permetteva di non avere una Sua seconda macchina e nel momento in cui Le viene tolta  Lei è obbligata ad un esborso oneroso   ritenendo di non poter, oggi, far a meno di un mezzo di trasporto.
La Sua eventuale richiesta quindi potrebbe essere di poter usufruire ancora di un auto o di avere un compenso sullo stipendio che in qualche modo la copra di questa perdita.
Sappia comunque che  ciò che Le suggerisco è  pura arte di contrattazione e dato che Lei è Capo Area, dovrebbe esserne ben dotata.
Non credo che l'azienda si aspetti una Sua accettazione  ad un cambiamento piuttosto radicale senza pensare che da parte Sua vi sia una minima richiesta di compensazione.
Lei può quindi mettere sul piatto della bilancia la Sua disponibilità alla collaborazione, al non voler intralciare i piani aziendali (anche se questo può significare  un passo indietro) a fronte però di una apertura alla trattativa da parte dell'azienda. Può aggiungere tutte le argomentazioni che vuole, comprese quelle scritte, perchè deve difendere se stessa  Può anche accettare mettendo in chiaro che è Suo desiderio verificare che la nuova posizione sia comunque in linea, in termini di contenuti e di livello di mansioni con quanto svolto in precedenza.
Il ruolo di Capo Area, con la gestione di collaboratori esterni può essere paragonabile a quello di un  Responsabile  Vendite interno, con la gestione di personale dell'ufficio vendite.
Se il nuovo incarico fosse in staff, ovvero non prevedesse la gestione di sottoposti ma fosse solo un ruolo di collaborazione con altri colleghi interni, potrebbe configurarsi una diminuzione del livello.  Per carità, Le sto dicendo cose su cui oggi, con i problemi di lavoro che ci sono,  non si dovrebbero nemmeno considerare.  E' però giusto che, al di là delle scelte che poi Lei farà, comunque sappia.
Tenga presente che  la situazione in cui si è venuta a trovare  Le dà però un'occasione: verificare cosa pensano di Lei e come La valutano.  Se cioè la scelta di ritirare Lei lasciando la collega è solo data da un problema logistico o no.
Inutile che dica oltre. Lei ha già capito. Le risposte che l'azienda darà alle Sue eventuali richieste Le faranno capire meglio se rimanere o, con calma, uscirsene.
Sappia che figure come Capi Area, se con un buon numero di collaboratori o fatturato svolto, possono essere ricercate  sia per aziende più grandi come per Direttori Vendite in aziende medie.
Posizioni interne, senza più la gestione commerciale di persone e clientela, perdono molto interesse.
Le auguro buon successo.